Le lottizzazioni politiche ai tempi di Monti. Due colleghi del professore alla Rai e all’AgCom

Creato il 09 giugno 2012 da Iljester

La manovra è chiara anche se non è detta: tentare di addomesticare ancor più l’informazione ai tempi del regime dei tecnici e dei banchieri. E quale buon modo per farlo se non nominare ai vertici della Rai e dell’AgCom due persone vicine al presidente del Consiglio, Mario Monti?

Si fosse comportato in questo modo Silvio Berlusconi, probabilmente oggi e ieri e pure l’altro, avremmo letto su Repubblica e gli altri giornali sinistrati titoli cubitali di lottizzazione berlusconiana della Rai, ma come sempre capita, l’informazione di sinistra è e sarà sempre con lingua biforcuta: opaca quando si tratta degli amici e degli amici degli amici, trasparente come l’acqua di Porto Cervo quando invece si tratta degli avversari.

Non che nell’informazione di destra le cose vadano meglio, ma ci sono comunque delle tendenze giornalistiche un po’ diverse e per certi versi più genuine rispetto ai posticci articoli dell’informazione sinistra.

In ogni caso, è chiaro che siamo davanti a un vero e proprio regime che con l’occupazione della Rai e dell’AgCom ha assestato un duro colpo alla democrazia italiana. Perché è chiaro che i personaggi nominati difficilmente potranno andare contro il Governo, per quanto dichiarino la loro indipendenza e la loro autonomia dai tecnici di Monti.

Sintomatico peraltro è che alla Rai sia stata eletta un esponente di Bankitalia , che sarebbe la società in cui sono azioniste tutte le principali banche private italiane e che prende ordini dalla BCE di Mario Draghi. E poi è ancor più sintomatico che tale presidente, la signora Anna Maria Tarantola (peraltro indagata per una serie di titoli tossici), avrebbe dovuto diventare proprio il capo di Bankitalia se il posto non le fosse stato soffiato da Visco. Dunque la presidenza Rai magari è un contentino o più semplicemente è il posizionamento di un pezzo da novanta del potere bancario in un settore strategico come l’informazione televisiva.

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Ma non è finita qui. Perché c’è l’AgCom. Qui addirittura è stato eletto come Presidente un collaboratore stretto di Mario Monti ai più sconosciuto: Marcello Cardani. Il professore insegna alla Bocconi, è stato collega di Mario Monti e suo collaboratore durante il periodo in cui è stato Commissario Europeo. Ha avuto e ha uno stuolo di incarichi di prestigio negli istituti di economia e nelle università di mezzo mondo. Non è proprio un banchiere, ma gravita attorno alla finanza come una falena attorno alla luce di un torcia.

Bene. Ora non possiamo che sederci e ascoltare la nuova informazione Rai che se non sarà di sinistra (Rai 3 e RaiNews24 non verranno nemmeno sfiorate dalla rivoluzione “bancaria”), non sarà comunque antimontiana e certamente non sarà di destra, la quale dovrà attraccarsi al tram del Tg4.

Un grazie sentito ai politici, che come sempre “fanno” gli interessi degli italiani e dell’Italia…

di Martino © 2012 Il Jester


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