Dopo aver letto L’ombra del vento e Il gioco dell’angelo, non mi aspettavo un vero e proprio libro di fantasia con tanto di magia nera, stregonerie e ombre staccatesi dai corpi. Cercavo sì del mistero, ma su base realista… ad ogni modo, una volta che hai iniziato un libro di Zafon, è difficile lasciarlo là, anche se fin dall’inizio, quando ci si trova davanti all’enorme e misteriosa magione di Lazarus Jann, si capisce subito che il suo proprietario e la magione stessa dovranno perire nelle fiamme.
L’ho trovato inferiore ai primi due libri come caratterizzazione dei personaggi, e anche la trama non è all’altezza: l’ombra si rivela molto presto, il mistero non crea molta attesa.
Insomma, quando l’ho finito, sono rimasta con un senso di mancanza. Cercavo qualcosa e non l’ho trovata.