La lumaca è presente in cucina fin dai tempi più remoti ed il modo di consumarla è mutato evolvendosi fino ai giorni nostri. Già ai tempi dei romani venivano allevate in piccoli recinti domestici detti “cocleari” e nutrite a frumento cotto nel vino per migliorarne la digeribilità.
Di qui grazie alle loro conquiste arrivarono fino in Francia, dove in poco tempo divennero uno dei piatti prediletti dalla nobiltà. Successivamente la lumaca venne disprezzata, considerata immangiabile e non più utilizzata in cucina. Sarà poi il principe Talleyrand all’inizio del secolo scorso ad
Ingredienti:
50 lumache lesse
40 gr di burro ammorbidito
25 gr di prezzemolo
40 gr scalogno
10 gr sale
2 gr pepe
mollica di pane q.b.
Preparazione:
Per prima cosa tritare finemente il prezzemolo e lo scalogno, metteteli in una terrina assieme al burro al sale e al pepe ed amalgamare bene il tutto. Aiutandovi con uno stuzzica dente estraete il mollusco e mettete nel guscio un poco di composto. Eliminare dalla lumaca la parte posteriore (non buona) e rimettete dunque il mollusco nel suo giscio, quindi di ultimate con il restante composto. Ponetele ora in una teglia da forno , cospargetele con la mollica sbriciolata e burro fuso e far gratinare in forno a 200° per 10 minuti. Servire le lumache calde ancora nel guscio, sarà compito dei commensali “armati” dell’ apposito attrezzo o di uno stecchino estrarle.