“Se questo è il paese delle mafie è anche il paese dell’antimafia”: la presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie Rosy Bindi è intervenuta alla Camera al terzo appuntamento del mese dell’antimafia in Parlamento, dedicato alla memoria di tutte le vittime innocenti, nel corso del quale è stato proiettato in anteprima lo sceneggiato Rai “Per amore del mio popolo” su don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra nel 1994. La nostra è una legislazione tra le più avanzate del mondo, ha ricordato Bindi, che ci permette di sfidare gli altri paesi a seguirci, per poi andare insieme avanti, anche se non sempre la politica è stata all’altezza: il potere mafioso ha infatti due aspetti, il rapporto col potere politico e la capacità di creare consenso. La politica, allora, è doppiamente responsabile, “se tace, sottovaluta o è addirittura complice. Ma anche se non è in grado di assicurare a tutti i cittadini i diritti di cui sono titolari”.
Sul tema dell’educazione come forma di prevenzione e sul contributo che in questo senso può dare il servizio pubblico si è soffermata la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola.
Il mese dell’antimafia a Montecitorio si concluderà giovedì 27 marzo, con l’iniziativa “Usiamo i beni confiscati”. Tema fondamentale, anche per i suoi risvolti economici, che darà la possibilità di approfondire il ruolo dell’agenzia dei beni confiscati alle mafie e le difficili condizioni in cui è costretta a operare.
MC