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Quella appena passata è stata la prima settimana un po' più impegnativa da quando sono a casa perché Pupa ha avuto la febbre e questo mi ha costretto a non uscire praticamente mai di casa (oltre al solito riposo...). Giovedì però ho deciso di mandarla all'asilo visto che mercoledì non aveva avuto la febbre spinta anche dal fatto che per quella mattina era previsto uno spettacolo teatrale. Poco prima dell'una mi squilla il cellulare e sul display appare asilo...nella mia testa una serie di grossi punti di domanda visto e considerato che dopo poco meno di un'ora sarei andata a prenderla. Dall'altra parte del telefono la sua maestra che mi dice: "non ti spaventare, lo so che tra poco saresti venuta a prenderla ma volevo solo farti sapere che Pupa lamenta male ad un orecchio e, pur non avendo la febbre, è molto patatosa, vedi tu cosa fare..." Secondo voi? Alla velocità della luce ho finito di ingurgitare quello che stavo mangiando e mi sono precipitata all'asilo a recuperarla e a capire cosa stesse succedendo realmente. La trovo all'ingresso ad aspettarmi con la maestra e la bidella ma a prima vista mi sembra che la situazione sia sotto controllo. Torniamo a casa e inizia l'inferno: Pupa inizia a piangere, vuole solo stare in braccio, torna a chiedere la Titti (ormai abbandonata da oltre un mese per la nanna del pomeriggio). Chiamo un po' allarmata il pediatra (con le orecchie non si scherza) che mi dice di portargliela in studio appena inizia l'orario delle visite in modo che possa capire com'è messo questo orecchio. Poi la porto a letto e tra un pianto e l'altro cerco di farla addormentare. Raggiungo il mio obiettivo piuttosto in fretta e così la lascio dormire. Passa poco meno di mezz'ora e mi sento chiamare tra le lacrime, vado a vedere cosa succede e mi metto nel letto con lei con l'intenzione di farla addormentare nuovamente. In realtà passa circa una mezz'ora in cui lei continua a piangere, a lamentarsi per il dolore e a contorcersi nel letto continuando a coprirsi l'orecchio incriminato. Decido che forse è il caso di anticipare la visita al pediatra e così ci prepariamo per andare ma, siccome siamo anche fortunate, quel pomeriggio a Milano nevicava... ma per fortuna quel sant'uomo di mio papà ci ha accompagnate al volo! Il pediatra la vede e conferma che l'orecchio è molto rosso e così ci da una cura di antibiotici per una decina di giorni. Torniamo a casa e Pupa sembra stare meglio. Però dopo poco meno di un'ora il dolore torna a farsi sentire (e penso anche la stanchezza) e così mi si addormenta tra le braccia. Ovviamente quando si sveglia ha anche quasi 38 di febbre e non è noiosa, di più! Ma questo il pediatra me lo aveva anticipato e al di là della "noia" che può creare un bimbo in quello stato ero serena perché sapevo di cosa si trattava e soprattutto come porvi rimedio. In realtà questo lungo racconto non è per mettere in luce una malattia o una mamma un po' troppo apprensiva perché in tutto questo non c'è nessuna gravità è solo per dire che davanti al dolore di Pupa di quel pomeriggio io mi sono sentita impotente e mentre la vedevo contorcersi dal male mi sono resa conto che, pur amandola incondizionatamente, non potevo fare niente per alleviare il suo dolore. La sera poi, prima di addormentarmi un altro pensiero si è affacciato alla mia mente, legato al futuro: a luglio la famiglia crescerà, come farò a gestire una situazione del genere qualora si presentasse? Come farò ad assecondare le esigenze di Pupa che, quando è malata vuole solo la sua mamma, quando magari ci sarà un altro Pupo/Pupa che pretenderà da me le medesime attenzioni? Questo pensiero mi ha gettato un po' nello sconforto perché, pur avendo la consapevolezza che l'amore che provo per Pupa non dovrò mai dividerlo con il nuovo o la nuova arrivata, perché l'amore non si divide ma si duplica, per un attimo mi sono sentita un po' in colpa e mi sono scese le lacrime al pensiero di poter togliere, con il mio modo di agire, amore o cure ad uno dei due piccoli. Sono stupida? Si forse un po' ma perdonatemi, i miei ormoni, in questa fase della mia vita sono un po' in subbuglio!