Le mamme orgogliose sono fantastiche perchè comunicano più del necessario.
Se vanno a comprare il pane gli scappa detto che la sera ci sarà la festa di Laurea del figlio, ha preso la lode tra l’altro, se fanno mica anche le torte, ah non le fate, vado in pasticceria, che stasera c’è la festa di mio figlio, il migliore del suo anno.
Con il crescere dei figli le mamme orgogliose hanno via via maggiori dettagli da comunicare al disinteressato interlocutore.
Dai disegni dell’asilo si passa ai voti scolastici, alla cintura del judo fino ad arrivare, alla fine, alla sontuosa assunzione presso un prestigioso studio legale, ammannita a uno scazzato impiegato delle poste al quale nulla può fregare del perchè lei stia facendo la raccomandata.
Va detto che spesso le mammme orgogliose raccontano balle. Quando lavoravo all’Ipercoop ho conosciuto parecchie persone che si vantavano di conoscere il direttore, avendolo saputo dalla mamma. Solo che si trattava di diverse mamme e diversi direttori, nessuno dei quali corrispondente al vero.
Ieri sono andato a comprarmi le scarpe e accanto a me c’era l’accoppiata mamma orgogliosa-figlia silenziosa.
La ragazza si è provata due paia di stivali e doveva decidere quale prendere, quando la mamma orgogliosa ha manifestato la sua propensione per uno dei due, dicendo “sono sportivi ed eleganti e…” (il tono si alza per raggiungere gli uditori più lontani) “vanno benissimo PER QUANDO VAI AL PARLAMENTO”.
Non so in quale veste e, anche se ero decisamente più curioso della commessa, mi sono trattenuto dal chiederlo.
Solo che mi è venuta in mente la pubblicità TIM con la mamma di Garibaldi che chiede alle amiche se il loro figlio ha unito l’Italia, e anche un po’ mia mamma che è sempre stata una mamma orgogliosa sui generis.