1) Bari – Livorno 4-1 ( Coppa Italia)
2) Bari – Chievo 1-2 (campionato)
3) Parma-Bari 1-2 ( campionato)
4) Bologna- Bari 0-4 (campionato)
L’inchiesta è nata da una denuncia presentata da un book maker di nazionalità austriaca, Sky sport 365, dopo la partita di Coppa Italia tra il Bari e il Livorno. Ad insospettire il book maker austriaco è stato un flusso importante di denaro di cui non si sa l’esatto ammontare ma che comunque corrisponderebbe a diverse migliaia di euro, registrati alla fine del primo tempo, quando il Bari già vinceva per 1-0. Gli scommettitori puntano tanti soldi sull’over ( più di tre goal) e sul fatto che anche il Livorno segnerà almeno una rete. Ed infatti grazie ai goal di Masiello, Rivas e D’ Alessandro la partita finisce over, ma anche Dionisi segna un goal per il Livorno.
La partita finisce 4-1, gli scommettitori sono tutti felici, contenti e vincenti, il banco per una volta, salta. Dopo la denuncia del book maker Sky sport 365 cominciano le indagini dei carabinieri che registrano uno strano flusso di telefonate dall’area dello stadio San Nicola di Bari, verso una serie di città del Nord Italia che, guarda caso, sono le stesse città dove sono state giocate le scommesse risultanti vincenti, le cui matrici sono state già acquistate ed alcuni vincitori anche individuati. Dai flussi telefonici sarebbe emerso che tre giocatori del Bari, che quest’anno giocano in altre formazioni di campionati professionistici italiani, avevano contatti con alcuni personaggi vicini al clan della camorra barese Parisi. Uno di questi personaggi, Nicola De Tullio,nei mesi scorsi,( ora tornato in libertà) è stato arrestato dalla procura della Repubblica di Napoli, con l’accusa di aver fatto scommettere in agenzie che lui gestiva uomini legati ai clan della camorra napoletana.
L’altro personaggio è l’ex capitano Antonio Bellavista, coinvolto anche nell’inchiesta sul calcio scommesse condotta dalla procura di Cremona. Secondo il procuratore Laudati, il gruppo degli scommettitori non si muove unicamente per semplici illeciti di natura sportiva come può essere per esempio una partita truccata, ma siamo di fronte ad un gruppo di professionisti del riciclaggio di denaro di dubbia provenienza della malavita. Infatti il potente clan della camorra barese Parisi aveva deciso di reinvestire nel calcio i proventi del traffico di sostanze stupefacenti, avendo intuito due cose, da un lato i facili guadagni, dall’altro i controlli assai blandi. Il clan Parisi aveva deciso di acquistare direttamente un book maker con sede in Inghilterra denominato Paradise bet, azienda autorizzata dalla Commissione di gioco del Regno Unito, ed aveva avvicinato alcuni giocatori del Bari per avere informazioni fresche ed utili su altre gare della serie A italiana. Ai giocatori il clan Parisi dava anche la possibilità di scommettere tramite dei siti internet utilizzando conti di alcuni prestanome.
La prima partita del Bari dello scorso campionato di Serie A, finita sotto osservazione è Bari-Chievo terminata con la vittoria della squadra veronese per 2-1. Con questa partita il Bari abbandona ogni speranza di restare in serie A, mentre la seconda partita sotto inchiesta è Parma- Bari, terminata con il risultato di 2-1 per il Bari, che da retrocessa vince fuori casa. Sul finire della partita, segna il goal vittoria Alvarez, e dopo il novantesimo Morrone giocatore del Parma, aggredisce il difensore centrale del Bari, Rossi che nel tunnel urla agli avversari queste parole: « mi accusate di aver fatto solo il professionista».
Ultima partita sotto inchiesta è l’ultima gara della scorsa serie A, Bologna – Bari terminata con il risultato sorprendente di 4-0 per il Bari. In tanti, forse troppi scommettono sul 2 con Handicap (il Bari doveva vincere almeno con due goal di scarto). L’inchiesta di Bari, in questo momento, è ancora nella fase dell’indagini preliminari. Non è ancora chiaro, quindi, quali sviluppi si possano avere.