Le mani sull’Italia: Alessandro Profumo, cuore a sinistra per un altro uomo del Bilderberg

Creato il 16 novembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

L’Italia è in mano alle banche? Una domanda che tantissimi cittadini si fanno! Monti come sappiamo ha alle spalle un excursus da Potere Economico, molti dei nuovi ministri sono Bocconiani e, nel nuovo governo è presente Alessandro Profumo. Ma chi è ? Un excursus politico degno di persona super partes’ l’ex banchiere  infatit nel 2006 tifava per il centro sinistra tanto da aver votato per Romano Prodi alle primarie dell’Ulivo.Il ministro profumo è nato a Genova, classe 1956, ha vissuto a Palermo e poi a Milano, insomma un italiano a tutto tondo.

Nella sua vita è anche stato amministratore dell’Unicredt ed in qualità di amministratore delegato è stato  coinvolto in alcune indagini relative a   frode fiscale. Ma Profumo è un uomo da e di Banca, di alta finanza. A vent’anni viene assunto al Banco Lariano e ci resta dieci anni,è uno studente lavoratore, a 30 anni si laurea in economia alla Bocconi. Laureato diventa uomo di punta della  PMcKinsey, la nota società di consulenza che crea i cosidetti  Mc Kinsey-boy, dei manager, che spesso sembrano essere una lobby ma, una volta entrati a far parte del gruppo ristretto la carriera è assicurata.  Nel 1994 entra nello sfatt di Credito Italiano, in breve diventa ADdel gruppo Unicredit, ne diventa amministratore delegato e curerà con successo i rapporti esteri. Molti definiscono Profumo un bancario si sinistra, ma durante la sua attività si è sempre tenuto lontato dalla politica, ora, ufficialmente in pensione lo si ricorda come uno degli uomini meglio pagati di Italia, c’è chi scrive che nel 2007 avesse un reddito di circa 10milioni di euro, la buonuscita poi pare sia stata di circa  40 milioni di euro al lordo delle tasse, più un’erogazione in beneficenza di due milioni fatta dalla banca, su sua indicazione, alla Casa della carità di don Colmegna. Ma il lavoro di Profumo in realtà non si è mai fermato infatti ha rapporti continui con la  Sberbank e in maggio è entrato nel consiglio di amministrazione dell’Eni.  La sua avventura all’Unicredit è finita in modo strano tanto è che taluni ai tempi avevano sospettato persino la Cia. Ma c’è di più, nella lista che vi abbiamo fatto leggere qualche giorno fa, il neoministro risulta aver frequentato il Club Bilderberg.

Profumo è un manager a tutto tondo un banchiere contemporaneo , uno che cura gli interessi degli Investitori, insomma in questo governo di unità nazionale, o di unità di crisi, sono già due gli uomini che sappiamo appartenere ai poteri forti, gli stessi poteri forti che spesso hanno giocato sulle ignare teste dei cittadini.

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