Le meglio serie tv 2012, top 10

Creato il 24 dicembre 2012 da Cannibal Kid
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Abbiamo visto le posizioni dalla 40 alla 31 le posizioni dalla 30 alla 21 le posizioni dalla 20 alla 11. Non resta che la top 10. Scelte discutibili fin che si vuole (a parte la numero 1 che è indiscutibilmente la cosa migliore in circolazione), ma alla fine della fiera queste sono le serie che in maniera del tutto soggettiva ho amato di più nel corso degli ultimi 12 mesi. Senza indugiare oltre, eccole qui, le magnifiche dieci.

"Caro Joseph, mi spiace, ma nemmeno andare a Lourdes
può servire a farti diventare bravo a recitare."

10. American Horror Story Asylum (stagione 2)
Cos’è Dimenticate la stagione 1. Questa volta cambia tutto: siamo negli anni ’60, in un manicomio gestito da suore. Suoreee? AH, ODDIO CHE PAURA!
Pregi - Il coraggio di essersi reinventata totalmente, nonostante il successo e gli apprezzamenti della prima stagione. Un coraggio che poche altre serie, sempre uguali identiche stagione dopo stagione, possono vantare. - Lily Rabe, la suora più inquietante mai vista. E a me le suore di norma mi inquietano già parecchio. - A Lily Rabe, si aggiungono un sacco di altri personaggi spaventosi, uno più perfido dell’altro, dal dottore nazi James Cromwell a Bloody Face, tanto che la suora Jessica Lange, inizialmente odiosa, finisce quasi per essere un personaggio positivo. - La prima puntata della stagione è un vero trip. - Il doppio episodio dedicato ad Anna Frank, vera o fittizia che fosse. - Chloe Sevigny in versione ninfomane. Strepitosa come al solito. - Raramente negli horror capita di assistere a interpretazioni così notevoli a livello recitativo. - Regia da brividi.

"Ma che 5 maroni! E lasciateci trombare in santa pace
senza fare morire ammazzato qualcuno ogni due secondi..."

Difetti - Joseph Fiennes. Ma perché esiste ancora qualcuno che lo chiama a recitare? - Adam Levine e Jenna Dewan che trombano li hanno messi giusto come strategia di marketing. - In attesa di scoprire se tutti i pezzi del puzzle andranno al loro posto con gli ultimi episodi in onda a gennaio, le parti ambientate nel presente sono sembrate piuttosto inutili e parecchio inferiori rispetto a quelle negli anni ’60. - Molte tematiche certo non leggere messe giù (religione, omosessualità, malattia mentale, nazismo...), non tutte sviluppate a dovere. - Sceneggiature spesso non ai livelli di regia e interpretazioni. - Insieme a episodi spettacolari, come già successo nella prima stagione si alternano alcuni riempitivi, come quello di Natale. E al proposito voglio fare una richiesta agli autori di serie tv: basta episodi di Natale e basta episodi sul Giorno del Ringraziamento!
Personaggio cult Sister Mary Eunice McKee (Lily Rabe).

"Ma mannaggia a me!
Non potevo prendermi un cagnolino come tutte le persone normali?"

9. Game of Thrones (stagione 2) RECENSIONE
Cos’è La serie fantasy per chi considera il Signore degli anelli e Lo Hobbit roba troppo da poppanti.
Pregi - È riuscita a sviluppare le trame della seconda stagione con un crescendo notevole negli ultimi episodi. - Qualche nuovo personaggio non è male, come lo sbeffeggiatissimo Theon Greyjoy. - La storia d’amore tra il nano Tyrion e la sua zoccola personale. - La storiella in mezzo ai monti tra Jon Snow e la rossa de cavei. - Joffrey è sempre più stronzo! Ed è giusto che sia così. Basta personaggi cattivi che in realtà sono più buoni dei buoni. - La serie è imprevedibile e in ogni momento qualche personaggio che sembra fondamentale potrebbe lasciarci le penne. Anche se nella seconda stagione gli autori si sono un po’ tenuti e si sono comportati in maniera meno criminale, rispetto alla prima, che probabilmente era stata firmata da Dexter. - La puntata Blackwater è stata davvero notevole e grandi i The National che per l’occasione hanno scritto un pezzo apposta, “The Rains of Castamere”.

"Ma mannaggia me! Con 'sto cucciolo eroico non faccio paura a nessuno!"

Difetti - Si è fatta sentire l’assenza di alcuni personaggi fondamentali della prima stagione come Eddard Stark e quell'intellettuale di Khal Drogo. - La mother of dragons Daenerys invece c'è, ma è apparsa come l’ombra di quella che era nella stagione 1. - Ci sono persino troppi personaggi e troppe sottotrame, non tutte fondamentali. - Per quanto ottima, la season 2 è sembrata interlocutoria, di passaggio verso una probabilmente ancora più grandiosa stagione 3.
Personaggio cult Tyrion Lannister (Peter Dinklage), uomo nano tutto tano.

"Oooooh, che tensione! Chissà chi ci sarà al primo posto?"

8. Black Mirror (stagione 1) RECENSIONE
Cos’è Mini-serie britannica che ci propone in ogni episodio, ciascuno slegato dagli altri e quindi guardabile anche indipendentemente, una visione del futuro prossimo. Meglio se inquietante.
Pregi - 3 mini film che non hanno nulla da invidiare ai film per il cinema ma, anzi, sono tra le cose migliori in ambito fantascientifico viste negli ultimi tempi. - I film-episodi prendono una piega horror che inquieta parecchio e fa pure riflettere sul folle mondo in cui viviamo. - È una mini-serie che può essere tranquillamente seguita anche da chi di solito snobba i telefilm perché hanno troppe puntate. - Il primo film-episodio arriva come uno shock totale. - Il secondo film-episodio è ancora migliore. - Livelli di recitazione molto alti, com’è tradizione nelle produzioni britanniche, e ottimi cast con giovani promesse come Daniel Kaluuya (da The Fades) e Jessica Brown Findlay (da Downton Abbey), più un irriconoscibile Rupert Everett in versione simil Simon Cowell.
Difetti - Il terzo film-episodio non è male, però è inferiore rispetto ai primi due. - Ha solo 3 puntate!
Personaggio cult Bing (Daniel Kaluuya).

"Fa sempre aspettare, 'sta metro. Grazie tante, software spagnolo della Atm!"

7. Girls (stagione 1) RECENSIONE
Cos’è L’anti Sex & The City che ci racconta la vita di un gruppo di ragazze indie a New York City.
Pregi - In un’annata stitica di novità interessanti, questa è la più piacevole boccata d'aria fresca del 2012. - La creatrice, sceneggiatrice, regista, produttrice e protagonista della serie Lena Dunham è una idola ed è una di cui sentiremo parlare ancora molto a lungo.
- Lena Dunham è stata nominata dal Time "coolest person of the year" e un motivo ci sarà. - Occhio non solo a Lena, ma pure a tutto il resto del cast, sia le Girls (Allison Williams, Jemima Kirke e Zosia Mamet) che i boys (Adam Driver, Alex Karposky e Christopher Abbott), promesse assicurate del cinema indie dei prossimi 10 anni. - Pur essendo una serie intitolata Girls, anche i personaggi maschili riescono a ritagliarsi il loro bravo spazio. - Grandi pure le guest-star, da Andrew Rannells (diventato poi il protagonista di The New Normal) a un folle Chris O’Dowd (quello di The IT Crowd e della nuova serie Moone Boy).

"Oh, se la metro non va, bisogna pure sapersi aggiustare in qualche modo..."
"E io pedalo!"

- Finalmente una serie con protagonista una tipa lontana dai canoni estetici tradizionali. Non che mi dispiaccia vedere le Serena e Blair di turno, però ogni tanto è bello cambiare. - La colonna sonora, tra Robyn, Vaccines, Sleigh Bells e quant’altro, è davvero cool.
- La scena del bacio lesbo tra Jemima Kirke e Allison Williams! - La coppia formata da Hannah e lo stralunato Adam è tanto assurda quanto fantastica. - Indie is the new black.
Difetti - La prima stagione si gusta come un antipasto e la sensazione è che, come dice Obama (supportato in campagna elettorale dalla stessa Lena Dunham), the best is yet to come. - Come comedy, ha un tipo di umorismo non molto immediato e non è che faccia pisciare sotto dalle risate.
Personaggi cult Adam Sackler (Adam Driver) e Shoshanna Shapiro (Zosia Mamet).

"Zombie... Cannibali... Niente distinzioni, eliminiamoli tutti!"

6. The Walking Dead (stagioni 2 e 3)
Cos’è Le vicissitudini di un gruppo di fortunelli che cercano di sopravvivere all'Apocalisse zombie predetta dai Maya.
Pregi - La serie ha avuto una crescita costante. Dopo la prima stagione che non mi era piaciuta per nulla e una seconda che mostrava segni di miglioramento, ma a tratti era noiosetta, finalmente nella terza stagione sta esprimendo il suo potenziale. E può ancora fare di meglio… - La new-entry Michonne (Danai Gurira) ha un buon potenziale, però anche lei può fare di meglio. - Il combattimento tra Michonne e il Governatore. - Colpi di scena shock a raffica. - La scena della morte di uno dei personaggi principali, davvero tosta ed emozionante. - La scena della telefonata, del tutto inaspettata. - Shane (Jon Bernthal) in versione cattivo. - Finalmente ci siamo liberati di un personaggio inutile come T-Dog (IronE Singleton).

"Oggi è stata proprio una giornata improduttiva: non ho liberato
nemmeno uno zombie e nessuno è morto a causa mia!"

Difetti - Rispetto ad altre serie di AMC come Breaking Bad e Mad Men, i livelli di recitazione sono più bassi. Non ho detto che sono bassi ai livelli delle fiction Rai o Mediaset, però si può dare di più… - Prima l’abbandono del co-creatore Frank Darabont, adesso l’uscita di scena del nuovo showrunner Glenn Mazzara; il rischio è che la serie continui a essere parecchio discontinua. Ma, finché migliora, meglio così. - Di personaggi per cui simpatizzare ce ne sono pochini. - Zombie, basta cazzeggiare. Fate fuori il bimbetto Carl, che altro aspettate?
Personaggio cult Il Governatore (David Morrissey).
Personaggio scult Carl Grimes (Chandler Riggs).

"Gli hai offerto tutti questi soldi per farci finire al primo posto e ha rifiutato?
E' davvero incorruttibile, quel Cannibal Kid."
"No, è solo che gli altri l'hanno pagato ancora di più..."

5. Breaking Bad (stagione 5)
Cos’è La vita agli sgoccioli del professore di chimica malato di cancro che per dare alla famiglia un avvenire sicuro si mette a produrre e a smerciare metanfetamine. Ma la situazione è ormai andata parecchio fuori controllo...
Pregi - La scena della rapina al treno. Un manuale breve su come si costruisce la tensione. - La poetica sequenza della morte di un personaggio importante della serie. - La scena di Skyler White stremata che si butta in piscina.  - Bryan Cranston e Aaron Paul, interpretazioni sempre eccellenti. - Walt White e Jesse Pinkman, personaggi sempre eccellenti. E in costante evoluzione. - Lo splendido uso di musica dubstep nella scena in cui Walt prende un'auto nuova fiammante per sé e una per il figlio. - Il finale di stagione, che apre la porta a una grandiosa chiusura di serie…
Difetti - L’assenza di Gus Fring un pochino si è sentita. - Il sempre esilarante avvocato Saul Goodman, quasi una versione in carne e ossa del Lionel Hutz dei Simpson, meriterebbe più spazio. - Stagione eccellente, eppure ha dato l’impressione di aver voluto riservare il meglio per il gran finale, con gli ultimissimi episodi in arrivo nel 2013.
Personaggio cult Jesse Pinkman (Aaron Paul).

"Noi quarti? Ma allora chi ci sarà alla numero 1?"

4. The Newsroom (stagione 1) RECENSIONE
Cos’è La sfida di proporre uno show televisivo di vera informazione giornalistica, all’interno di un panorama annientato dal dilagare degli studi aperti di tutto il mondo.
Pregi - Il monologo d’apertura del protagonista. Una lezione di sceneggiatura gratuita concessa dal Maestro Aaron Sorkin, creatore della serie e sceneggiatore di tutti gli episodi. - Dialoghi veloci, ricchissimi di riferimenti alla pop culture e all’attualità, un’altra prova di bravura firmata sempre Aaron Sorkin.

"E' un onore per me annunciarvi, in questa giornata storica,
che la serie cannibale dell'anno è..."

- Jeff Daniels nei panni di un mezzobusto a mezza strada tra voglia di informare e fare grandi ascolti. Praticamente, la storia di Enrico Mentana, solo in ambito americano. - Un grande cast di contorno: Emily Mortimer, Alison Pill, John Gallagher Jr., Dev Patel, Olivia Munn, Sam Waterston, Chris Messina e convince pure l’expendable Terry Crews. - Azzeccata la rischiosa scelta di affrontare temi di attualità recente. - Come per The Hour, è sempre un piacere vedere tanta passione messa nella professione giornalistica. - Con Girls è la nuova serie più interessante di un anno privo di enormi novità. Peccato in pochi se ne siano accorti.
Difetti - Troppi personaggi convivono in una sola redazione. Alcuni non riescono a ritagliarsi un grande spazio e sono un po’ gettati via. - La sigla introduttiva, troppo “istituzionale” e vecchio stile.
Personaggio cult Will McAvoy (Jeff Daniels).

"Come fai a startene lì tranquillo, quando stanno per annunciare
la serie cannibale dell'anno? Io non posso manco connettermi
col wi-fi, perché il wi-fi non l'hanno ancora inventato..."

3. Mad Men (stagione 5) RECENSIONE
Cos’è Gli anni ’60 di un gruppo di pubblicitari che fumano e bevono come se non ci fosse un domani.
Pregi - Jessica Paré. Zou bisou bisou. - Da grande voglio essere Don Draper. - La quinta stagione si è rivelata all’altezza della prima e della quarta, le altre due stagioni che ho preferito di questa enorme serie. - Roger Sterling (John Slattery il Bianco) che si cala gli acidi. - Il suicidio shock di uno dei personaggi principali. - La storia d’amore galeotto tra Vincent Kartheiser e Alexis Bledel, con apice nella stupenda scena di lei che disegna un cuoricino sul finestrino appannato dell’auto. - Alexis Bledel sorprendentemente sexy. Anvedi 'sta figlia per amica. - L’episodio 5x06 “Far Away Places”, geniale. - L’episodio 5x11 “The Other Woman”, grandioso.

"Che vuol dire, secondo te, zou bisou bisou?"
"Ma che cacchio ne so, è ora che mi trovi una nuova amante. Vuoi da bere?"

- Poche canzoni in colonna sonora, ma usate in maniera magistrale non solo come accompagnamento musicale, ma per dirci qualcosa sui personaggi, come nel caso di “Tomorrow Never Knows” dei Beatles e “You Really Got Me” dei Kinks.
Difetti - La sua qualità è ormai sempre così alta, che non sorprende più nemmeno troppo. - Il personaggio del giovane Michael Ginsberg (Ben Feldman) merita più spazio. - January Jones un po’ in ombra in questa stagione. Tutta colpa di Jessica Paré?
Personaggio cult Roger Sterling (John Slattery)

"Con la sola imposizione delle mani,
trasformerò questo secondo posto in una prima posizione!"

2. Once Upon a Time (stagioni 1 e 2)
Cos’è Le fiabe così come non ve le hanno mai raccontate. A meno che non abbiate i fratelli Grimm come genitori.
Pregi - La capacità di rielaborare in maniera originale e imprevedibile storie e fiabe che tutti conoscono. - Una vastità di personaggi grandiosi come non se ne vedevano dai tempi di Lost. - Once Upon a Time non è solo una semplice serie, ma è un vero e proprio mondo potenzialmente infinito di nuove storie e personaggi, le cui vicende sono ancora tutte da scoprire. - Ottimo in quasi tutti gli episodi il mix tra dimensione reale e dimensione fantasy. - Alcuni episodi particolarmente riusciti, su tutti quelli dedicati a Tremotino, Regina e il Capitan Uncino. - Il finale della prima stagione è stato un cliffhanger grandioso. - Le musiche di accompagnamento di Mark Isham contribuiscono a creare un’atmosfera magica e ti scaraventano subito dentro il mondo di OUAT. - Regina (Lana Parrilla) e Tremotino (Robert Carlyle) sono due villain estremamente complessi e umani e si finisce per simpatizzare più per loro che per i personaggi buoni. - A livello qualitativo non sarà la migliore serie in circolazione, però a livello emotivo è una delle più coinvolgenti e più in grado di creare dipendenza, facendoti aspettare con ansia l'arrivo dell’episodio successivo. E questa è la cosa più importante, per un telefilm.

"Biancaneve, la vuoi una squisita mela?"
"Ebbasta, Regina! Ormai lo sanno tutti che le tue mele sono avvelenate."

Difetti - Mary Margaret e il Principe Azzurro sono troppo smielati e pucci pucci tenerosi. - Emma (Jennifer Morrison), un po’ sacrificata nella seconda stagione all’interno di una dimensione troppo fantasy per lei. - Mulan era davvero necessaria?
Personaggi cult Regina Mills (Lana Parrilla) e Killian Jones/Capitan Uncino (Colin O’Donoghue)
Personaggio scult Henry Mills (Jared Gilmore): fatelo tornare in coma, please.

"Oh, cazzo! Ci casco tutte le volte..."


"C'è gente che ha i poster dei One Direction
e osano dare della pazza a me che ho Nick Brody?"

1. Homeland (stagione 2)
Cos’è L’America e gli incubi del terrorismo nel post post 11 settembre. Ma con metodi di indagine più civili di quelli utilizzati da Jack Bauer. Oddio, non sempre...
Pregi - La serie più grandiosa oggi in circolazione. E posso chiuderla qui.
Non vi basta? E allora dico anche - Claire Danes ancora una volta pazzesca e Damian Lewis perfetto con il suo volto impassibile nella parte dello sparaballe Nicholas Brody. - Carrie Mathison e Nicholas Brody sono una coppia talmente improbabile, che funziona. Se le loro vicende funzionano da separati, quando sono insieme scatta letteralmente la scintilla esplosiva. - Non c’è stato un solo episodio, ma che dico un solo episodio?, dico un solo minuto sottotono in tutta la seconda stagione. - Se superare i livelli della prima stagione sembrava impossibile, ebbene Homeland ha fatto l’impossibile. La season 2 è persino migliore della 1. - Sceneggiature dall’imprevedibile andamento jazz, in grado di spezzare tutti gli schemi televisivi cui eravamo abituati.
ATTENZIONE SPOILER La seconda stagione ad esempio parte in maniera inaspettata con un episodio molto intimo e tranquillo, e a sorpresa il grande cattivone della serie viene fatto uscire di scena alla penultima puntata. Facendoci chiedere: e per l’ultimo episodio, cosa si inventeranno? BOOM, ecco cosa si inventeranno.

"Papà, ti devo confessare una cosa: Pensieri Cannibali è il mio sito preferito."
"Sei proprio un bimbominkia, figlio mio."

Difetti - Il figlio di Nicholas Brody è un bimbominkia. Ma d’altra parte, anche nelle serie migliori un personaggio idiota non può mancare. - Esistono persone che ancora non seguono questa serie. Ma questo più che un difetto della serie, mi sa che è un difetto di tali persone. - Era già la serie al numero 1 l’anno scorso e mi spiace ripetermi. Ho anche pensato di mettere al primo posto Once Upon a Time solo per fare un colpo di scena proprio in stile Homeland, però non sarebbe stato giusto. Homeland oggi come oggi non ha davvero rivali.
Personaggio cult Nicholas Brody (Damian Lewis), il personaggio più sparaballe della Storia. Mi spiace, Pinocchio.

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