Magazine Calcio

Le memorie “Mundial” di Carlo Nesti : Corea 2002 – “Quel pagliaccio di Moreno”

Creato il 20 giugno 2014 da Simo785
A cura di Carlo Nesti DAEJEON, 18-6-2002 COREA DEL SUD-ITALIA 2-1     QUEL PAGLIACCIO DI MORENO La rabbia dei giocatori italiani nei confronti dell'arbitro Moreno

La rabbia dei giocatori italiani nei confronti dell’arbitro Moreno

  L’arbitro Byron Moreno viene dall’Equador, è una palla ovale da rugby, sulla quale sono stati disegnati dalla provvidenza 2 occhi tristi, e una espressione vagamente da mongoloide.

  Sepp Blatter, presidente della Fifa, assicura che è la scelta ideale per l’ottavo di finale dei Mondiali Corea del Sud-Italia, e perdiana, come non credere a un dirigente così poco circense…   Il 18 giugno 2002 sono convalescente, dopo un intervento proctologico, e devo trovare la posizione giusta, prono, di fianco o supino, per non sommare sofferenze a sofferenze.   A Daejeon ci mancano Cannavaro e Nesta, indisponibili, e si apre una voragine al centro della difesa, una ragione in più per temere i fantasmi di Corea 1966, la vergogna dei Mondiali inglesi.   Negli incontri precedenti le direzioni di gara non hanno proprio favorito gli azzurri, per cui, anche per la legge della compensazione, sono convinto che quella palla ovale non farà brutti scherzi.   Al pronti via, cartellino giallo per Coco, e sulla punizione, Moreno sceglie uno dei 100 strattonamenti in area per fischiarci un rigore contro: per fortuna Dio vede, e Buffon provvede, deviando in corner.   Dal mio divano, sento le parole di Bruno Pizzul e Giacomo Bulgarelli, venate di acceso patriottismo, e legittimamente preoccupate per la persecuzione arbitrale, che continua.   Al 19′ Vieri, resistendo alle cariche avversarie, segna il gol dell’1-0, e dopo 2 minuti Totti viene ammonito, colpevole di avere saltato a gomiti alzati: ma dove vuole arrivare, il “segugio” Moreno?   Nella prima parte della ripresa, non vede un intervento di braccio di Seol nell’area coreana, e, poco oltre la mezz’ora, ignora il fallo che impedisce a Totti di presentarsi a tu per tu con il portiere.   Nelle ultime battute accade l’incredibile: al 43′ un errore di Panucci consente a Seol di pareggiare, e quindi Tommasi porge a Vieri una semplice palla da spingere in rete, ma Vieri la spinge in cielo.   Alla fine dei 90 minuti, mia madre comincia a farneticare di Lourdes, ma le ricordo che, se non è bastata l’acqua santa usata da Trapattoni a miracolarci, è inutile scomodare il Padreterno.   Nei tempi supplementari, “faccia da gluteo” commette il delitto: Totti cade in area, può essere o no rigore, ma non simulazione, e invece, si becca il secondo cartellino giallo, venendo espulso.   A questo punto è difficile non credere a una strategia contro gli azzurri: Tommasi fermato per un fuorigioco inesistente davanti a Lee, e Lee che risponde a Gattuso solo dinanzi a lui.   Al 111′, dopo essermi girato in tutti i modi, non c’è posizione che tenga per mitigare lo “strappo” fatale: testa di Ahn, e golden gol, con il povero Buffon, esanime, a terra.   Mi sollevo dai cuscini, sento un male cane al fondoschiena operato, e urlo, assatanato, “Nooooo!”: mi alzo, e prendo a schiaffi il video, prima di chiudermi nel silenzio più tetro.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines