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Le metamorfosi dello spirito: leone, cammello, bambino

Creato il 02 dicembre 2011 da Bruno Corino @CorinoBruno

Le metamorfosi dello spirito: leone, cammello, bambinoIn Così parlò Zarathustra, Nietzsche indicane’ I discorsi di Zarathustra (Parteprima), le tre metamorfosi dello spirito: «Come lo spirito diventa cammello, eil cammello leone, e infine il leone fanciullo». Il cammello è la bestiapaziente ed ossequiosa, che percorre in fretta il deserto, «ma nel deserto piùsolitario avviene la seconda metamorfosi: qui lo spirito diventa leone. Lospirito del leone è colui che sa crearsi la libertà per una nuova creazione, manon è capace di «creare nuovi valori», ciò è «cosa che sa fare il bambino»: «Ilbambino è innocenza e oblio, un nuovo inizio, un gioco, una ruota che gira dasé, un primo movimento, un sacro dire-di-sì». Insomma, il cammello è il simbolodella sopportazione e della pazienza; il leone quello della forza e dellalibertà di saper imporre la propria volontà; il bambino, infine, è il simbolodella libera creazione di valori. Il bimbo rappresenta ludicamente il fare e ildisfare della vita; egli gioca con le sue forme, ma non con l’intenzione dicreare nuove forme, bensì per il puro piacere di giocare. Costruire sullasabbia bei castelli e poi provare lo stesso piacere a prenderli a calci, è uncomportamento che gli altri due “spiriti” non possono comprendere. Gli altridue spiriti direbbero che lo spirito del bambino non mostra alcuna serietà perquel che fa.Ora, proviamo a sostituireil termine “valore” con il termine “ordine”, e il termine “spirito” con “potere”:lo spirito del leone è quello che vuole imporre un ordine; quello del cammelloè lo spirito che sa sopportare un ordine; lo spirito del bambino è quello chesa far emergere un ordine. A ciascun “spirito” possiamo a questo puntosostituire un tipo di “potere”: lo spirito del leone evoca il poterecoercitivo. Lo spirito del cammello quello persuasivo; lo spirito del bambino evocail potere suggestivo. Ciascun potere contribuisce, in modo diverso, alla configurazionedell’ordine, cioè a rendere coerente le forme dell’esperienza. Il poterecoercitivo, imponendo una linea di condotta, ha il compito di stabilizzare l’ordine;il potere persuasivo di modificare un ordine; il potere suggestivo di farlo emergere. Ognuno di questi poterisvolge una funzione specifica.Il potere coercitivoseleziona le condotte in base alle aspettative, aspettative correlate adun ordine stabilizzato, per cui prescrive ciò che si può fare e ciò che non sipuò fare, ciò che è vietato e ciò che è lecito, e così via. Il poterepersuasivo varia le previsioni sulla base di eventi imprevisti, e quinditende a modificare l’ordine dellecose; infine, il potere suggestivo crea un ordine di cose laddove primagli elementi dati non erano affatto correlati tra loro.Queste tre forme dipotere sono in un rapporto circolare. La circolarità procede sia in sensoorario che antiorario: per stabilizzare un ordine è necessario prima farloemergere e un ordine si può modificare quando è stabile. Ma un ordine emersopuò essere modificato e un ordine modificato può essere stabilizzato. Questodoppio processo circolare del potere spiega la stabilità dell’ordine, lavariabilità o mutabilità, infine la sua genesi. Queste tre forme di poterepresiedono dunque al processo di creazione di un legame, a quello di una suamodificazione, infine, a quello di una sua conservazione. La metamorfosi dellospirito altro non è che la metamorfosi del potere, e la costruzione di unvalore altro non è che una costruzione di un ordine.

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