Le mie amiche.

Da Seavessi

Io non ho amiche. Lo dico sempre.Perchè mi crogiolo nel sapere che non è vero.Perchè è vero, ho intorno muri di diffidenza, di occhiatacce, di sorrisi cortesi.Ma un giorno ne stavo giusto rinforzando uno, e qualcuno ha chiesto _Caffè?.E mi sono accorta che, le mie amiche, le stavo murando dentro.Non sono tante, le mie amiche. Ovvio, visto che hanno dovuto infiltrarsi in crepe che nemmeno io conoscevo.Non sono le amiche delle frasi coi cuoricini su feisbuc, non sono le amiche dei 15 anni.Non sono tenute a dirmi tutto di sé, nè io a loro. Non sono tenute a chiamarmi ogni tot, ci si sente quando se ne ha bisogno. Laddove aver bisogno magari vuol dire senti che scemenza che ho pensato.Le mie amiche mi lasciano esserci, sparire, tornare.Mi lasciano essere spaventata, felice, incredula, allegra.NON mi lasciano dire minchiate. Le intercettano che sono ancora idee informi, prima che riesca a verbalizzare il pensiero. E ci fanno il tiro a volo.Accettano la mia morale elastica come un pilone di cemento armato, e anche se in realtà vorrebbero a volte accettare me con un'ascia, se ne astengono.Accettano le mie scuse, e la mia rabbia breve e infuocata, e le mie scuse di nuovo.Le mie amiche non si straniscono se nel giro di dieci frasi passo dal senso della vita a ho peccaminosamente sognato zingaretti  passando per una ricetta di cupcakes. Lo fanno anche loro. Non sanno quanto le ami, per questo.
Le mie amiche a volte si bagnano le mani.Le mie amiche vanno a cercarmi il prosecco perduto in mezzo a una folla di tre/cinquenni inferociti.Le mie amiche dicono Expelliarmus e un giorno da questo nascerà la fanfiction più delirante di sempre.
Le mie amiche sanno che vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr, vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr TAC SBAM vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.
Le mie amiche sono coraggiose. A essere forti son capaci tutti, a essere fragili e coraggiosi ci vogliono due palle quadre.Le mie amiche fanno troppe, troppe cose, e si stupiscono di essere stanche, ma come, ma perchè?Le mie amiche ridono e piangono, e lo fanno sul serio, perché è importante saper ridere e piangere. E parlare e ascoltare.Le mie amiche, la probabilità che riesca a riunirle tutte in una stanza sono più o meno le stesse che io riceva una tardiva lettera da Hogwarts.
Le mie amiche hanno progetti, lavori, mariti, figlie, gatti, libri da leggere, decisioni da prendere,  e cose da fare e gente da vedere, e per qualche ragione a me non chiarissima mi hanno fatto posto in macchina.Non sono sempre una passeggera comoda.
Per esempio, sarebbe bastato dire vi voglio bene, siete importanti.
Senza obbligarle a leggere sto papiro.

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