Le mie condoglianze, di Dulce Maria Cardoso

Creato il 16 settembre 2014 da Babetteleggepervoi


Titolo: Le mie condoglianze.Autore: Dulce Maria Cardoso.Traduzione: Daniele Petruccioli.Editore: Voland.Pagine: 320.Prezzo: euro 11,90 (copertina flessibile).
http://www.amazon.it/Le-mie-condoglianze-Dulce-Cardoso/dp/8888700811/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1410860436&sr=8-1&keywords=le+mie+condoglianze
Una donna obesa, venditrice di cerette con l'aria da "prostituta di bassa lega", è appesa a testa in giù alla cintura di sicurezza della sua auto uscita di strada, e ripensa alla propria vita: il padre stravagante collezionista di passerotti che ogni tanto strangola affettuosamente, la madre gelida che non si capacita di aver messo al mondo una figlia tanto brutta, gli incontri di sesso spiccio con i camionisti nelle aree di sosta degli autogrill, un fratellastro attore fallito ossessionato dall'ordine e da smanie di vendetta. Il tutto in una Lisbona sospesa tra la Rivoluzione dei Garofani e i centri commerciali di oggi, i tristi ristoranti indiani e le caffetterie sporche, dove passato e futuro si fanno la guerra e il presente non è che un brutto sogno.
Vittoria Corella ha scelto questo libro per voi. Ecco la sua recensione.
Inaspettatamente
Dulce Maria Cardoso allunga una mano, te la infila nel petto, prende il cuore e stringe, stringe, stringe sempre più forte. Poi apre il pugno, ed ecco che il cuore va via, nel posto in cui hai nascosto alcuni ricordi, di quelli che ti fanno male o ti imbarazzano o ti risvegliano un senso di colpa bastardo che devi metterti lì e scacciarlo via, dirti è finita, è finita, non si ripeterà.
“Le mie condoglianze” ha una protagonista, Violeta, che è LA PERDENTE. LA SBAGLIATA. L’ERRORE. Violeta non va bene, non va bene per sua madre Celeste che è tanto tanto tantissimissimo chic, non va bene per sua figlia Dora, che è “la parte migliore di lei”. Non va bene per molta, moltissima gente, forse anche per te, che magari rideresti per il suo gusto kitsch da battona, la sua obesità tra il primo e il secondo grado, la sua vita di rappresentante di cerette a domicilio che combatte indefessa contro i 5 milioni di peli che abbiamo sul nostro corpo e negli autogrill si concede ai camionisti pur di sentirsi desiderata da qualcuno.Eppure
inaspettatamente
Violeta è gigantesca, non nel corpo, ma nell’anima, nel coraggio, nell’umanità, è il suo quel pugno che ti stringe il cuore e la sua miseria è tua, e la sua forza è la tua.O almeno lo vorresti tanto.
E poi,
inaspettatamente
ti accorgi che per tutto il libro (o buona parte) sei stata nel posto più spaventoso che un giorno anche tu visiterai. Forse. Chissà. Se sarai fortunata.
Non c’è un solo punto in tutto il romanzo, solo virgole, virgole, virgole e ancora virgole tanto che dici a Violeta, basta, non parlarmi più. Appoggi il libro, aspetti. Fai altro. Poi lo devi riprendere. Non puoi abbandonare Violeta. Sarà lei ad abbandonare te.
Un libro davvero bello.
Biografia dell’autrice
Dulce Maria Cardoso è nata in Portogallo nel 1964, ma ha trascorso parte della sua infanzia in Angola. Tornata in Portogallo, si è stabilita a Lisbona e ha iniziato a scrivere soggetti cinematografici e racconti. Il suo primo romanzo, “Campo di sangue” (Voland, 2007), ha ricevuto il prestigioso Grande Prémio Acontece de Romance. Nel 2009, le è stato assegnato il Premio Letterario dell’Unione Europea per il romanzo “Le mie condoglianze”.

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