In inverno mi piace leggere il genere romance più spesso che in altre stagioni, quindi probabilmente leggerete diverse mie recensioni dedicate a questa categoria prossimamente.
E anche oggi, raccontandovi delle mie ultime lettura vi parlo appunto di un romance storico dell’autrice CATHERINE COULTER, un nome forse poco conosciuto in Italia, ma che in America è molto famosa, quasi quanto Amanda Quick, per intenderci, facendo però notare il quasi, perché a mio avviso è di livello inferiore in certi punti, ma ha comunque un buon ritmo nel narrare e sa affrontare argomenti ance diversi dal solito ed è brava del legare ironia e passione, poi magari mi scade in trame un po’ manieristiche e la trovo un poco datata in certe trovate, ma si vede comunque che il talento c’è. In America ha avuto più successo con i suoi romanzi contemporanei che legano romanticismo, azione e mistero, legato ad agenti dell’FBI, che non con i suoi romance storici, ma oggi sono a parlarvi di uno dei suoi storici che mi ha molto intrigato.
Si tratta del quinto romanzo della serie Sherbrooke, una serie molto famosa, di cui due libri sono stati pubblicati anche in Italia, li potete vedere sottolineati qui sotto:
Serie Sherbrooke
1. La sposa di Sherbrooke
2. The hellion bride
3. Un castello in Scozia
4. Mad Jack
5. The Courtship
6.The scottish bride
7. Pendragon
8. The Sherbrooke Twins
9. Lyon Gate
10. Wizard’s Daughter
11. The prince of Ravenscar
Io però ho letto un libro mai pubblicato in Italia, The courtship, che potremmo tradurre con Il corteggiamento. Senza leggere i libri che lo precedevano, perché comunque ogni libro ha trama a sé, anche se i primi tre sono più legati tra loro. Ognuno ha la sua coppia protagonista e se anche personaggi precedenti ricompaiono, tutto torna senza problemi.
Titolo: The courtship
Trama: Siamo agli inizi dell’Ottocento, Spenser Heatherington, Lord Beecham, un noto donnaiolo ascolta per caso di nascosto una conversazione tra due donne durante un ballo e ne rimane intrigato. Infatti una donna misteriosa di nome Helen sta parlando con una dama di sua conoscenza, moglie di un suo amico, di disciplina, ma disciplina intesa anche come controllo e uso di costrizioni tipo lacci o punizioni lievi, durante l’atto sessuale o anche fuori da esso per aumentare il piacere e avere più potere in camera da letto. Ora la conversazione non è proprio così esplicita ma sembra sottointendere questo. Capirete come lui smanii per conoscere la misteriosa Helen e magari sedurla, così il giorno dopo si reca dalla dama che conosceva e lì la incontra scoprendo che anche Helen stava cercando un modo per conoscerlo per fargli una proposta. Scopre così che Helen è altissima, quasi quanto lui e voluttuosa e bionda, una stupenda valchiria. Lui crede che voglia diventare sua amante e ne è felicissimo, però vuole essere lui il predatore nella coppia, perciò un poco si fa desiderare e non va a trovarla. Lei che è una donna decisa fa in modo di trovarlo mentre va a cavallo nel paro e gli cade addosso atterrandolo. Spenser è dolorante ma lusingato da tali attenzioni, ma poi quando arrivano al dunque scopre che la proposta non è per una relazione amorosa, ma per una collaborazione in una caccia la tesoro. Helen infatti gestisce una locanda e ha comprato del terreno intorno da una vecchia abbazia per trovare la lampada leggendaria dotata di poteri magici che un templare aveva donato ad un antico re inglese e che sembra possa essere la famosa lampada di Aladino. E Spenser guardacaso al college prima di diventare un poco un debosciato era un esperto di lingue antiche tra cui francese arcaico, e arabo.
Seppure deluso che la proposta non fosse di altro genere Spenser accetta poiché è curioso di vedere se c’è un fondo di verità in tutta questa storia e poi spera comunque di sedurre Helen mentre indagano. Così la caccia al tesoro inizia e quando tra i due scocca il primo bacio si infiamma un incendio inestinguibile, alla faccia della tecnica e delle arti amatorie di entrambi, quando si toccano tutto scompare in una passione ceca inspiegabile ed irrefrenabile che li spaventa.
La mia opinione: come spesso con questa autrice bisogna guardare la libro al di là della trama che ha falle evidenti. Cosa ci fa la lampada di Aladino in Inghilterra? E poi è un po’ troppo comodo che il protagonista famoso come seduttore nullafacente ricco sfondato sia un esperto di non so quante lingue antiche e gli siano bastati solo pochi anni di studi da giovane per diventarlo. Altrettanto strano è che trovino facilmente la lampada e poi non abbia un uso, non serva alla trama per niente, e perché farla magica per non farle fare nulla di magico. Lo stesso vale per i cattivi che durante il libro non sono chiarissimi, e poi il vero ostacolo all’amore tra i due protagonisti si rivela solo verso ormai la fine del libro nella forma del marito creduto morto di lei che dopo non so quanti anni le scrive per poi non farsi vivo…..devo farlo saltare fuori loro anche le sue motivazioni francamente per frasi vivo non hanno senso, non vuole soldi ma la lampada? E poi è talmente scemo che nemmeno vale come cattivo….Insomma ci sono parecchie pecche nella costruzione della trama, inutile cercare di nasconderlo sono tante ed evidenti, ma a mio avviso, vale comunque la pena di leggere questo libro per la modernità e la profondità e la caratterizzazione dei due protagonisti e del loro rapporto.
Spenser, è un uomo di più di trent’anni, che dopo essere stato un giovane brillante, avuto il titolo in eredità da un padre, da lui odiato perché maltrattava sua madre, è diventato indolente per ripicca e ha cercato solo il suo piacere poiché non crede nel matrimonio dopo aver visto il rapporto dei suoi. Dopo anni, ormai è più cinico che mai e quasi triste, ma con Helen e la sua imprevedibilità e carattere fuori dal comune riscoprirà il ragazzo che è stato, avventuroso, curioso e pronto a ridere.
Helen ha sua volta è una donna che, data la sua altezza non è mai passata inosservata, ma non ne ha mai nemmeno avuto un complesso poiché sia sua madre che suo padre erano altissimi. E l’hanno cresciuta con amore, e mostrandole ogni giorno l’amore che provavano l’uno per l’altra. Romantica e idealista da giovane il suo matrimonio in giovane età l’ha poi resa più cinica e delusa, ma comunque forte e ottimista, seppur non vuole più sposarsi è felice della sua vita e curiosa e ha messo in atto per i servi della locanda che sgarrano delle punizioni interessanti, niente di osè intendiamoci, ma nella loro leggerezza sono pur sempre punizioni che potrebbero volendo essere legate la rapporto amoroso nel caso si volesse provare.
I due sono subito attratti l’uno dall’altra ma non sono pronti per la passione che scoprono tra di loro e che gli fa proprio perdere il controllo, vedi che stanno facendo altro e sbam basta un bacio ed eccoli stesi sulla prima superficie che trovano. Spenser poi non capisce come sia sempre pronto per lei visto che ormai non ha più vent’anni. E queste scene, sempre romantiche e divertenti e coinvolgenti spiegano bene come i due non fossero preparati per l’amore, ma come poi lo trovino loro malgrado e più si conoscono più il rapporto si approfondisce….
Il libro, nonostante le sue pecche, mi è piaciuto proprio grazie a loro, e a diversi personaggi secondari molto buffi, inoltre l’argomento della disciplina è insolito e ben raccontato qui nel giusto tono ironico quando serve per smorzare le punizioni dei servi, e più serio quando sono i protagonisti in camera da letto a legare il patner.
E’ un libro che quindi mi sento di consigliare, con le dovute premesse che vi ho fatto qui sopra poiché è senza dubbio una coppia esplosiva.
Se qualcuno di voi ha letto La sposa di Sherbrook mi può dire se vale la pena di leggerlo? Perchè i personaggi d i quel libro compaiono anche in The Courtship secondariamente e mi hanno incuriosito, la la trama on lo scambio di spose non mi attira…..