Le mille meraviglie di Taos/1

Da Silviapare
La prima meraviglia si incontra lungo la strada che porta a Taos. Da lontano si scorge una spaccatura nella terra, poi un ponte, poi si percorre il ponte, si guarda giù e...

... si scopre di essere capitati sopra il famoso Rio Grande Gorge Bridge. Si può attraversarlo a piedi, cosa che io ho fatto cacciando mugolii di terrore al pensiero che un terremoto poteva spaccare il ponte in due proprio mentre ero in mezzo, e fermarsi a scattare foto dai terrificanti balconcini che sporgono a intervalli dalla campata. Oppure si può fare una passeggiata nella prateria che corre lungo il bordo del canyon, da dove il ponte appare così
 
E magari, al ritorno, fermarsi a bere un caffè

Dopo l'emozione del ponte, si prosegue verso Taos e si vedono delle strane costruzioni lungo la strada, una via di mezzo fra Gaudì e una discarica. Arrivati al motel (un ottimo Super8 che aiuta a dimenticare l'incubo del Travelodge di John Landis) chiediamo informazioni, e scopriamo che si tratta di una cosa fichissima: Earthship, un progetto di bioarchitettura per villaggi completamente ecosostenibili costruiti con materiali di scarto come copertoni e lattine. E via che andiamo a visitare anche quello, naturalmente. Fedeli al nostro standard di turisti tirchio-alternativi, evitiamo invece il Taos Pueblo, il famosissimo villaggio degli indiani Pueblo sicuramente molto bello ma che costa $16 all'ingresso e comunque non mi fa impazzire dalla voglia di andare curiosare a pagamento in casa degli altri, soprattutto quando questi altri palesemente ne farebbero a meno se non fosse che gli servono i tuoi $16.E noi invece, per soli $10, visitiamo Earthship, che comunque ci piace un sacco.