Le mostre: Changing difference alla Galleria Civica di Modena

Da Sweetamber

Se vi capita di passare per Modena o se abitate vicino a questa bella città, vi consiglio di fare un salto alla mostra “Changing difference: queer politics and shifting identities”, curata da Lorenzo Fusi (micapizzaefichi, ha curato anche la Biennale di Liverpool 2010).
La mostra espone una quantità industriale di fotografie e spezzoni filmici di tre artisti della scena underground americana fra gli anni ’60 e ’70: Peter Hujar, Mark Morrisroe e Jack Smith.
Tutti e tre morti per la stessa terribile causa, l’AIDS, che ne ha debilitato il corpo ma non lo spirito, spingendoli a produrre fino agli ultimi attimi della loro vita. La mostra però non tocca direttamente il tema della malattia, lo tratta fra le righe lasciando tutto lo spazio alle immagini intense e significative dei tre fotografi.

Tre fotografi che immortalarono la scena omo-trans-bi della loro epoca senza pregiudizi e senza (auto)commiserazione e laddove Hujar e Morrisroe preferivano la fotografia, Smith prediligeva il cortometraggio ed il lungometraggio, a tinte felliniane da Satyricon.
Mark Morrisroe “imbrattava” le proprie fotografie (polaroid) con scritte e modifiche grafiche prima di Photoshop, Hujar eseguiva ritratti puliti e penetranti, come quello del fidanzato dell’epoca, Wojnarowicz, che ci fissa intensamente al di là dell’obiettivo.
Morrisroe che si immortala ormai finito e sfinito dalla malattia sul letto della sua stanza d’ospedale, dove aveva allestito una piccola camera oscura nel bagno per continuare a fotografare e sviluppare fino alla fine, giunta prestissimo, a soli 30 anni.
L’immagine che rappresenta e presenta la mostra è quella di Candy Darling (vero nome James Lawrence Slattery, citata pure in un pezzo di Lou Reed e gravitante nel panorama della Factory), trucco perfetto, capelli in piega e sguardo triste, stesa sul suo letto d’ospedale circondata da tanti fiori mentre in posa da diva attende la fine. Ed anche per lei arriverà a soli 30 anni per un linfoma.
Vale la pena visitare questa bella mostra anche solo per i fotogrammi originali e le diapositive (molto old style!) che scorrono davanti ai nostri occhi in stanze dedicate e per la splendida Palazzina dei Giardini.
La mostra è stata inaugurata il 20 ottobre e proseguirà sino al 27 gennaio. L’ingresso è GRATUITO e sono aperti dalle 10,30 sino alle 18,00 con una breve pausa alle 13,30 con riapertura alle 15,00.
E’ gratuito l’ingresso, è interessante la mostra, insomma: andateci perché ne vale davvero la pena.

Info

Candy Darling on her Deathbed, Peter Hujar

Baby Steffenelli, Mark Morrisroe, 1985

Mario Montez and Frankie Francine (Frank Di Giovanni), black-and-white shooting sessions, early 1960’s, published in The Beautiful Book, by Jack Smith.


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