Le nebbie del Ben Nevis

Creato il 08 gennaio 2013 da Femina_versi @MicaelaTweets

Ieri giornata tipica modalità lunedì con tanto di fine vacanze alle spalle. Alla sera, sul comodino stracarico di libri di vario genere con cui confortarmi, cerco una parola amica. Ci sarà qualcuno che ha avuto un’idea, un’impressione su come sfuggire dalle cose inutili di cui siamo quotidianamente schiavi?

Mi occhieggia una vecchia edizione delle poesie di Keats acquistata credo per pochi centesimi al mercatino dell’usato: apro a caso.

Ho trovato una risposta o anche solo una traccia? Giudicate voi.

SCRITTO SULLA VETTA DEL BEN NEVIS

Impartiscimi una lezione, Musa, e dilla forte
sulle cime del monte Nevis, cieco nella nebbia!
Guardo negli abissi, e una coltre
di vapore li nasconde, – così altrettanto io penso
che l’Umanità conosca dell’inferno; guardo in alto,
e c’è cupa nebbia, – così pure
l’Umanità può dire del cielo; la nebbia è distesa
davanti alla terra, sotto di me, – anche così,
anche così vaga è la vista dell’uomo verso se stesso!
Ci sono spuntoni di pietre sotto i miei piedi, -
così tutto ciò che so è che, povero sciocco elfo,
io cammino su essi, – che tutto ciò che i miei occhi incontrano
è nebbia e spuntoni, non solo su questa altezza
ma anche nel mondo del pensiero e della forza della mente!

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‘Stamane mi sono svegliata e fuori c’è solo nebbia.

Buongiorno.

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La traduzione è mia, ©Micaela Balìce, ma si accettano segnalazioni di errori o inadeguatezze. Grazie.