Le nevi di sils maria
Creato il 17 agosto 2014 da Veripaccheri
Le nevi di Sils Maria
di Oliver Assayas
con Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloe Grace Moretz
Francia, 2014
genere, drammatico
durata, 124'
Tra i
registi francesi tutt'ora in circolazione Oliver Assayas è certamente
uno dei più eclettici. Passato dal cinema alla televisione, con puntate
nel giornalismo in cui si è applicato sia nel cinema (scrivendo nei famosi Cahiers du cinema") che nella musica, Assayas ha trasportato questo eclettismo dietro la mdp
dove ha dato prova di sapersi destreggiare tra film di genere e
d'autore. Anche nel caso di "Cloud Sils Maria", presentato all'ultima
edizione del
festival di Cannes, il regista francese dimostra di continuare a
mettersi in gioco, accettando di scrivere e dirigere il "viale del
tramonto" di
una diva del teatro, Maria Sanders (Juliette Binoche), costretta a
lasciare il passo a una più giovane
collega. L'occasione della crisi gli è data dall'offerta di lavorare
insieme
alla presunta "rivale", Jo Ann Ellis (Chloe Grace Moretz) in una rivisitazione della piece teatrale in cui la giovane e turbolenta star deve interpretare la parte che vent'anni prima
aveva decretato la definitiva affermazione di Maria.
Per
arrivare al termine della storia con una soluzione di sorprendente pragmaticità,
"Cloud Sils maria" chiude Maria e la sua assistente (Kristen Stewart) in
una sorta di ritiro spirituale tra le montagne della Svizzera, dove lo
studio del copione finisce per replicare il confronto generazionale e le
dinamiche di odio e amore contenute nel testo teatrale.
Utilizzando
l'antiteatro roccioso delle montagne Eugandine come moltiplicatore di
una claustrofobia che appartiene al clima da "Eva contro Eva" che
caratterizza le dinamiche tra le due protagoniste, "Cloud Sils Maria" è
un film di scrittura e di interpretazioni attoriali, in cui più della
riflessione sul rapporto arte e vita e sul passare del tempo, conta la
capacità degli attori di immedesimarsi con dei personaggi che
paradossalmente potrebbero corrispondergli anche nella vita. In questo
senso "Cloud Sils Maria" sembra più la messinscena filmata di una vera e
propria terapia di gruppo , con gli attori intenti a portare sullo
schermo ansie e sentimenti del proprio privato (il soggetto è stato
suggerito al regista dalla stessa Binoche), che una storia di
finzione. Un interesse di "parte" che a lungo andare spinge lo
spettatore lontano dalla vicenda, appesantita anche dalla lunghezza del
minutaggio.
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