Installazione.
Il processo di installazione di Ubuntu 10.10 si presenta come il più semplice mai realizzato dagli ingegneri Canonical. Pochi passi portano alla procedura di formattazione delle partizioni e copia dei file, durante la quale è possibile configurare alcuni parametri di sistema e avere un'anteprima del sistema operativo.
Figura 1: Il processo di installazione super-semplificato.
Desktop.
GNOME 2.32 rappresenta l'ambiente desktop di default di Ubuntu. Le novità non sono moltissime, e rappresentano per lo più nuove funzionalità presenti nei vari software predefiniti. Gli utenti KDE, invece, possono scegliere Kubuntu, che porta con sé la versione 4.5.2 del desktop basato sulle librerie grafiche Qt.
Figura 2: Gnome 2.32, il Desktop
Temi.
I due temi principali di Ubuntu sono Ambiance e Radiance: uno chiaro, l'altro scuro, costituiscono un deciso passo in avanti rispetto ai temi visti nelle prime edizioni della distribuzione. Ognuno dei due è dotato inoltre di un apposito set di icone che si adatta alla perfezione. È possibile, poi, utilizzare altri temi già presenti o installarne di ulteriori.
Figura 3: I molti temi di Ubuntu 10.01
Sfondi.
Per arricchire il desktop con un tocco di classe, il team di sviluppatori ha deciso di fornire una nuova gamma di sfondi, adatti a tutte le risoluzioni e ad ogni monitor disponibile. Per accedere al menù degli sfondi, è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse sul desktop, e scegliere la voce "Cambia sfondo scrivania".
Figura 4: Gli sfondi di Ubuntu 10.10
Software Center.
Il Software Center di Ubuntu 10.10 si presenta come uno strumento ancora migliore rispetto a quello reso disponibile nella precedente versione del sistema operativo. Maggiori dettagli permettono di avere un quadro più chiaro di ogni applicazione, così come una migliore organizzazione per categorie rende più semplice la ricerca.
Figura 5: Il nuovo software center
Applicazioni.
Il comparto software di Ubuntu è da sempre uno dei più ricchi dell'intero panorama GNU/Linux. I repository ufficiali sono il canale principale per reperire nuove applicazioni, ma è possibile aggiungerne altri di terze parti, tramite lo strumento "Sorgenti Software" presente nel menù "Sistema", alla voce "Amministrazione."
Figura 6: Le applicazioni di Ubuntu 10.01
Non solo nuovi sfondi, ma anche un nuovo carattere di scrittura: il font Ubuntu è disponibile sin da subito, ed è impostato in automatico per diversi aspetti del sistema.
Figura 7: Ubuntu font, il font di Ubuntu
Area delle notifiche.
L'area delle notifiche non cambia molto in questa versione, e presenta sempre il classico MeMenu per accedere ai social network. Principale novità è la possibilità di visualizzare il brano in riproduzione in Rhythmbox attraverso l'applet per la gestione del volume, che permette anche di gestire l'esecuzione dei file multimediali.
Figura 8: La comoda area di notifica
Ubuntu One.
Ubuntu One è lo strumento fornito da Canonical per sincronizzare i propri file tra più computer, al fine di averne sempre copie di backup e trasferirli da un ambiente operativo all'altro in maniera semplice e veloce. Disponibile già dalla prima installazione del sistema, offre ora la possibilità di ascoltare in streaming i brani acquistati su Ubuntu One Music Store tramite un dispositivo mobile basato su Android.
Figura 9: Ubuntu One, per sincronizzare i file tra computer
Kernel e software di sistema.
I software necessari al sistema operativo sono stati aggiornati alle ultime versioni disponibili. Il Kernel Linux, ad esempio, scende in campo con la versione 2.6.35, mentre l'edizione del server grafico X.Org è la 1.9. Non mancano poi gli aggiornamenti alle librerie di sistema, al compilatore GCC, ed altri strumenti indispensabili.
Figura 10: Il terminale e il monitor di sistemafonte: Linux HTML
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