La Diamond Editrice di Simone Di Matteo consta di nove collane editoriali: “C’era una volta”, “Red Passion”, “Imago”, “Peolpe”, “Black Horse”, “Cocktail”, “Pillole”, “Frammenti”, “Dittici”.
Siamo alla fine del 2011 e la Diamond ha deciso di presentare i tre suoi nuovi gioielli mentre si lavora alla pubblicazione del volume antologico “Il rosso e il nero – II Antologia di racconti del XXI secolo”, con i racconti classificati vincitori del concorso letterario indetto dalla Diamond.
“Lupi e Agnelli”, secondo libro per Ignazio Gori che continua il suo viaggio nell’esplorazione delle vite di uomini ambigui e contraddittori. Con “Solitudine di Sebastian Kroll” (Ed. Libreria Croce), l’autore ha portato avanti un discorso sul suicidio e sui suoi propostiti; “Lupi e Agnelli” si presenta come un testo che scandisce la passione ai limiti dell’illecito, del coscienziale.
Ambientato in India, vede come protagonista il giornalista Remì d’Este Graziani impegnato in un reportage su un batterio killer che sta devastando il corallo rosso bengalese. Espediente per trattare la vita del giornalista, le sue passioni, i suoi umori, le sue ossessioni prevalentemente di carattere sessuale (reduce di un scottante processo per corruzione di minore). Lo stesso autore, con una splendida similitudine, sostiene che romanzare la vita di Graziani è stato come uno schiarire l’oscura coda di una cometa remota.
“Un burattino alla guerra” è un viaggio nell’Italia degli anni rurali e contadini, l’autrice Ornella Ferrari Pavesi esplica il suo messaggio nel sottotitolo del libro: “L’Italia nel chiarore di un focolare”. L’Italia di “Un burattino alla guerra” esercita nel lettore un potere particolare, come una macchina del tempo che si spinge con nostalgia verso il passato, verso il protagonista Giuseppe Copler, un contadino della Lombardia pedemontana che s’inventa burattinaio per rivalsa dei sogni e dei diritti.
L’ingenua sovversione di Copler, un umile che diviene eroe silenzioso, sognatore e sprezzante del pericolo si congiunge con le gesta degli eroi italiani come Mazzini, Garibaldi e Bixio sino alla costruzione della Patria in una narrazione limpida, fluida e senza fronzoli riuscendo a rendere il tempo narrativo pura fiaba.
“D’amore e di libertà” di Antonio Veneziani, letterato e poeta affermato. La raccolta è un “Ritratto frammentario della brigantessa Maria Elisabetta di Giuliano” - come ben esplica il sottotitolo – concepito come un libretto d’opera dell’Ottocento contiene frammenti poetici distribuiti su fogli singoli accompagnati dalle illustrazioni scomposte, bucoliche e passionali di Gianpaolo Carosi.
Viene descritta un’epoca di briganti del centro e sud Italia, un’epoca di amori e coltelli; in particolar modo si accentua la vicenda della brigantessa Maria Elisabetta di Giuliano, un’eroina sanguigna che tra tradimenti, magie, fughe, misticismo, promesse d’amore ed una morte mitica. Dieci stanze legate indissolubilmente ad una performance teatrale della danzatrice Maria Borghese nei panni della tormentata brigantessa.
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Intervista all'editore Simone Di Matteo:
http://oubliettemagazine.com/2011/07/20/intervista-di-alessia-mocci-a-simone-di-matteo-ed-alla-sua-casa-editrice-diamond-edizioni/
Alessia Mocci
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