Se nel passato le forme di dipendenza in cui si poteva cadere erano quelle da alcol, fumo e droga, nell’era della tecnologia e di internet a queste se ne aggiungono altre, diverse ma ugualmente pericolose. Dipendenza da internet, da videogiochi, da giochi online: lo spettro delle dipendenze si è sensibilmente allargato negli ultimi tempi, e a farne le spese sono persone di tutte le età e di tutti i tipi.
Forme di dipendenza nuove, nate da poco, delle quali però si parla con sempre maggior insistenza, e alle quali si sta cercando, a livello medico ma anche a livello legislativo, di porre rimedio. È di pochi giorni fa la notizia della bozza di decreto sulla sanità proposto dal ministro Balduzzi al Consiglio dei Ministri, decreto che prevedrebbe anche delle misure atte ad agire da deterrenti per l’uso eccessivo di videopoker a gioco d’azzardo in genere.
La dipendenza da gioco d’azzardo, probabilmente diffusasi anche per la grande disponibilità di questi tipi di attività in rete, è solo una delle nuove forme di dipendenza che si cerca di prevenire, identificare e quindi curare. Molto diffusa è la dipendenza da internet in generale, un calderone che può contenere varie forme di dipendenza, da quella da social network a quella da sesso virtuale. Molti di noi hanno già sentito parlare di “internet addiction disorder” (IAD), termine coniato nel 1995 da Ivan Goldberg per indicare la dipendenza patologica dall’uso di internet. Tuttavia, proprio perché stiamo parlando di una tendenza recente e quindi non ancora codificata, la dipendenza da internet non è universalmente considerata come uno specifico disturbo psichiatrico, ma come un sintomo psicologico. Non si può comunque negare che in moli casi l’abuso di internet provochi dei disagi reali, e una sorta di ossessione da cui è difficile uscire se non con l’aiuto di esperti, proprio come accade per le “tradizionali” forme di dipendenze.
Le nuove dipendenze da internet, tipiche di un’epoca in cui la rete viene usata ormai da tutti, in tutti i contesti, in ogni momento e per diverse ragioni, sono di diverso tipo, anche se possono essere ricondotte ad una fonte comune. Una possibile classificazione delle dipendenze da internet è quella proposta da Kimberly Young, fondatrice del Center for Online Addiction statunitense, che riconosce 5 tipologie di dipendenze: la dipendenza cibersessuale, che si manifesta con un utilizzo compulsivo di materiale pornografico online e di chat-room per adulti; la dipendenza ciber-relazionale, ossia un coinvolgimento troppo forte in relazioni solo online; il net gaming, ossia la dipendenza da videogiochi online; il sovraccarico cognitivo, che porta a trascorrere troppo tempo navigando sul web alla ricerca di informazioni e dati; il gioco al computer, che in realtà non si identifica con un utilizzo ossessivo di giochi online, ma dei programmi di giochi presenti sui computer.
Per identificare i sintomi di questi tipi di disturbi sono stati messi a punto, anche in Italia, degli appositi test, e il percorso di cura prevede solitamente diversi step, il primo dei quali è il riconoscimento del problema da parte della persona affetta dal disturbo.
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Francesca Tessarollo
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