Ma cosa è successo alle 14enni di oggi? Avete mai visto le foto che piazzano nei profili di Facebook? Quelle in posa da vamp e in atteggiamenti finto lesbo con l’amica del cuore? Quelle dove hanno il labbro di fuori (atteggiato in una sorta di bacio verso l’obiettivo) e l’espressione un po’ suina (sessualmente parlando)? I maschi sembrano tutti dei pirla che non arrivano ai dieci anni, le femmine invece tutte delle gran “mignon” con le idee più che chiare. Parlano d’amore utilizzando le frasette con l’immagine di Bella e Edward o parlano di sesso (???!!!) con quel bianco e nero che ritrae corpi avvinghiati in un’immagine sfocata. Tutte uguali. Le vedi per strada e ti chiedi come cazzo facciano i genitori a lasciar uscire di casa le figlie con la gonna che a malapena copre i peli della bernarda.
Una volta mentre tornavo in macchina dalla multisala, direi che era più o meno mezzanotte passata, mi capita davanti agli occhi la scena di due idiote minorenni vestite da viados con i maschietti tutti intorno e con le bottiglie di birra in mano sotto la luce di un lampione. In una strada dove non esiste neppure il marciapiede, una strada dove le macchine sfrecciano a velocità paurose e dove capiti solo se devi andare in discoteca o vuoi andare all’altro mondo con un sorpasso sbagliato.
Poi ogni volta che vado da Mac Donald, che cazzo diciamocelo non è certo il locale da tacco a spillo e vestito di paillette, beh è ormai all’ordine del giorno vedere le passerelle di donnine con la bocca lucida di rossetto, il capello piastrato, il decolleté (spesso vuoto tra l’altro) in bella mostra e minigonna ascellare. Ste ragazzine qui non sono capaci di rilassarsi, di dire fanculo sto andando a prendermi un panino che cola merda da tutte le parti e va da Dio essere vestita con un jeans e una maglietta. No! Perché c’è il maschietto di turno che le deve ammirare in tutta la loro femminilità prepuberale. Poi si leggono le notizie di cronaca dove la poveretta di turno è stata violata dal maschio conosciuto la stessa sera in discoteca. Quello che sembrava un amico, quello che cazzo dai ci stavo solo parlando e chissà che si è messo in testa quando gli ho detto ok andiamo a fumarci una sigaretta in un posto più tranquillo.
Mi sto domandando che cosa stia capitando a queste nuove generazioni poi accendo (raramente) la televisione e mi si chiariscono le idee. Ormai si offrono modelli sbagliati a queste generazioni in erba (in tutti i sensi), c’è una tristissima omologazione che punta decisamente verso il basso, rappresentata da creature dell’etere ignoranti, con le zinne di fuori e il cervello di un organismo unicellulare.
Per noi che siamo stati adolescenti negli anni 90 il mondo era diverso. Le mode si seguivano poco, più eri diverso più eri rispettato. Era finita l’epoca dell’omologazione e del classismo anni 80, che comunque era un modo di vestirsi e di atteggiarsi mai volgare, al massimo ghettizzante. Nei 90 preferivamo un jeans sfrangiato e un paio di anfibi ad un abbigliamento che ci facesse apparire come prostitute in erba. Al massimo ci si metteva un po’ più femminili al sabato sera quando si andava in discoteca. Ma niente di più. Il sesso poi era qualcosa di cui si parlava a bassa voce, qualcosa che era visto come un passo troppo importante che ci avrebbe fatto diventare grandi in fretta rubandoci l’ingenuità e la libertà di poter ancora girare per strada senza farci urlare “puttane” da qualche innamorato respinto in motorino. Il sesso era tabù e chi lo faceva sapeva che andava incontro alle malelingue, alla paura di beccarsi qualche schifezza e di dover poi fare il test di gravidanza di nascosto dalla madre. Se facevi sesso eri guardata diversamente, se non lo facevi nessuno ti indicava come fenomeno da baraccone.
Ora è diverso. Lo capisci subito che le ragazze di adesso vedono il sesso come qualcosa di ovvio, quasi banale. Non più come una tappa da raggiungere con la maturità e il sentimento ma come una crocetta da segnare sull’agendina personale in modo da evitare gravidanze indesiderate. Sono senz’altro più furbe di noi, tanto è vero che sono molte di meno le ragazze madri, ma sono stranamente già vecchie e navigate, come anziane adolescenti che hanno già visto e provato tutto.
Le canne per noi erano la trasgressione assoluta, il divertimento del sabato sera con un gruppo di amici. Non avevamo soldi e non pensavamo certo a roba come la cocaina, quella era qualcosa che sentivi nominare solo nei film americani. Ora è la normalità. Ma che sta capitando? A noi i mass media e i genitori ci schiantavano le palle con il rischio di morire per una pastiglietta di acido, con il sesso che ti avrebbe fatto marcire i genitali, con il non accettare le caramelle o le sigarette dagli sconosciuti, con le esagerazioni che però ti tenevano a distanza di sicurezza dalle stronzate più grosse.
E’ un peccato che le nuove generazioni si buttino via così, che non abbiano alcun interesse per la politica, per gli ideali, per le cose belle e semplici, ma che vadano sempre a cercarsi un motivo per essere incazzati, euforici o stressati. Leggono gli stessi libri, ascoltano la stessa musica e vedono gli stessi film, la televisione fortunatamente la guardano poco e purtroppo per noi sono gli stessi che se devono fare il nome di un politico che gli piace o gli sta simpatico dicono sempre Berlusconi.
W l’Italia.