Le nuove regole di Facebook

Creato il 01 marzo 2016 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

Che siano proprio così nuove, queste regole, non è esatto, ma che le impostazioni recenti stiano causando diversi disagi, questo è ormai appurato.

Avete già avuto modo di vedere le nuove impostazioni con cui sono state arricchite le vostre pagine di Facebook? No? Ebbene, ci sono diverse voci che prima non esistevano e che sono state inserite appositamente per meglio (questo lo dicono loro) utilizzare lo strumento del social, sempre più orientato verso un impiego aziendale, piuttosto che ludico o privato. Questo stesso orientamento ha reso più difficoltosa la gestione stessa delle pagine rispetto ai gruppi e gli amministratori, delle une e degli altri, farebbero bene a conoscere a fondo chi sono i "colleghi" e mantenere sempre la dovuta attenzione nei confronti dei profili che gestiscono tali strumenti insieme a loro. L'amministrazione di un gruppo prevede una responsabilità collettiva in cui, nel caso il gruppo venisse segnalato, potrebbe avvenire un blocco di tutti coloro che lo gestiscono, a titolo preventivo. Questo vuol dire che se uno degli amministratori non mantiene una condotta etica accettabile e il gruppo dovesse essere segnalato più volte (non solo per i contenuti ma anche per un possibile utilizzo di diatribe, ingiurie, insulti veri e propri e amenità simili), tutti gli amministratori di tale gruppo verrebbero messi in quarantena, fino alla risoluzione del caso. Potrebbe volerci qualche mese. E questo vuole anche dire che quando si mettono post provocatori e si risponde con tono non adeguato... possono scattare questi provvedimenti. Insomma, non sarete più liberi di litigare nei gruppi e di dar libero sfogo alle vostre frustrazioni, sappiatelo.

Altro giro, altre regole: le pagine.

Come dicevamo all'inizio, anche per le pagine tira un'aria diversa, soprattutto in vista del fatto che Facebook sta cercando di trasformarle in uno strumento aziendale e lo si vede anche dalle voci aggiunte nelle impostazioni. Il motivo di tale metamorfosi è semplice: la monetizzazione della visibilità.

Le quattro novità che si prevedono in un prossimo futuro saranno tutte finalizzate a creare una visibilità che, a guardare bene, servirà molto probabilmente a chi lavora con i social, escort comprese. La prima è riferita a una realtà virtuale e alla gestione di video a 360°, compresi video live e simili. In seconda battuta sarà possibile collegarsi con un'assistenza virtuale, gestita a livello umano e non robotico, attraverso Facebook Messenger. Due aspetti sono rilevabili, la palese sostituzione dei gestori telefonici e un novello strumento dinamico più utile ai customer care per le aziende che ai reali problemi che possono riscontrare gli utenti privati. Quindi, se avrete semplicemente voglia di fare quattro chiacchiere, evitate questo strumento. La terza e quarta novità sono piuttosto collegate, in quanto la prima, benché in fase di sperimentazione solo in alcuni Paesi, ha già evidenziato la volontà di FB di sostituirsi alle più note piattaforme di bloggin (con tanto di native ads Social già pronti per l'uso) e la seconda v'impone di selezionare un determinato target di utenti, in modo che i vostri post possano diventare più visibili (fig. 1).

A tale proposito, sempre nella sezione impostazioni della pagina, è presente una funzione, denominata Verifica della Pagina (fig. 2), che permette di essere visualizzati fra i primi risultati delle ricerche... (altrimenti potreste finire nel dimenticatoio). Ecco, lasciate perdere, a meno che non siate effettivamente una realtà aziendale. Tuttavia, fate attenzione perché per fare tale verifica è necessario digitare il proprio numero di telefono e poi inserire il codice di quattro cifre che vi verrà dato per telefono. Quello che non vi viene detto è che la telefonata arriva dalla California! Anche se fate tutta la procedura correttamente, se non siete una società, il codice non verrà alla fine ritenuto valido e vi verrà chiesto di procedere con l'autenticazione attraverso i documenti societari: utenze aziendali, statuto, certificati, dichiarazione dei redditi... Quindi pensateci bene.

In sostanza, semmai non vi fosse ancora chiaro, tutto questo sta a significare che o aderite a qualche piano promozionale sponsorizzato (sponsorizzato significa a pagamento) oppure potreste vedere (sarebbe meglio dire non vedere) la vostra pagina, nelle ricerche che gli utenti potrebbero effettuare sul social, arrivare in fondo a numerose altre voci. E quindi sparire, alla faccia di tutto il lavoro che avete fatto per procurarvi i like e le interazioni.