Le nuove uscite Canicola con Anna Deflorian e Amanda Vähämäki

Creato il 11 novembre 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Comunicato Stampa

Anna Deflorian
Roghi
Canicola edizioni, 2013
28 pagine a colori 30×42
17 euro

Roghi è un opera in cui il fumetto si esprime nel pieno della sua maturità: metafora noir delle persecuzioni della Storia e ritratto di una gioventù disillusa, si fa spettacolare affresco delle contaminazioni estetiche del contemporaneo. Dopo le esperienze formative ad Amburgo e presso il collettivo Kuti Kuti di Helsinki, Anna Deflorian esordisce nella collana di grande formato di Canicola dove si sono misurati artisti di fama internazionale come Andrea Bruno, Anke Feuchtenberger e Gabriella Giandelli.

Roghi sintetizza bene le tendenze internazionali del fumetto contemporaneo e unisce uno sguardo fresco e disincantato sulla narrazione a una tecnica che mescola pittura a olio e colorazione digitale. Al centro della storia una creatura misteriosa che minaccia un’intera comunità seminando il panico. È il selvaggio, un essere diverso che si aggira per la foresta commettendo omicidi e azioni incomprensibili. La cittadinanza apre la stagione di caccia senza divieto alcuno, e tutti sono autorizzati a scendere in campo per catturarlo comprese Klara, Sharon e Alia – le tre cugine protagoniste – e i Cinque, i veri antagonisti delle ragazze, disposti a tutto pur di trovarlo. Sullo sfondo della caccia si insinuano presto il rapporto morboso tra le cugine, il ritratto di un’infanzia che riemerge come in un’allucinazione, uno spazio di ricordi pronti a esplodere come in un incendio. Roghi è un’opera avvincente, che procede per indizi e visioni, disseminando riferimenti di un immaginario estetico anni Ottanta tra sapore kitsch, nostalgia e divertito recupero. E’ un universo a colori ma pieno di traumi, un mondo in cui le persecuzioni – vere o presunte – ritornano in auge come la più naturale conseguenza di una società alla deriva, mentre nelle orecchie c’è musica disco, e sonorità metal. La forza magnetica della natura avvolge personaggi, fabbriche, locali notturni, montagne innevate, regalando al lettore un’esperienza visiva intensa che deriva da una tecnica di lavorazione originale (china, pittura ad olio, digitale). Siamo di fronte a una storia intricata e misteriosa, un racconto noir dove una melodia narrativa fonde il perturbante di Buñuel ai toni algidi di Haneke, restituendo un racconto dove parole e immagini si inseguono e arricchiscono continuamente.

Le suggestioni di Roghi sono molteplici ma la rappresentazione dei protagonisti – giovani di un presente distopico che si relazionano tra desideri morbosi e approcci virtuali – lascia il segno e fa riflettere sulla nostra realtà degli anni zero. Ne emerge un racconto della sottocultura giovanile che rimanda al cinema di Gus Van Sant, ai suoi adolescenti spaesati, angelici e dannati nello stesso tempo, il cui destino di non appartenenza alla società in cui vivono genera malessere, ossessione, autodistruzione. La ricerca di Anna Deflorian attraverso il disegno è a più direzioni: fumetto, illustrazione, albo illustrato, pittura, grafica. Ciò che più colpisce è la sua capacità di mescolare in ogni dimensione linguistica l’incontro e la frequentazione di più linguaggi. La narrazione, il segno, la figura, le tecniche sono intrecciate in un equilibrio dallo stile riconoscibile che da una parte dimostra la consapevolezza delle tendenze estetiche contemporanee, dall’altra traccia un percorso personale innovativo che emerge per sensibilità e punge per profondità di senso e contenuto. Roghi è un progetto editoriale promosso da GAER, Regione Emilia Romagna, GECO e Dipartimento della gioventù.

Anna Deflorian nata a Trento nel 1985, ha studiato fumetto e illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e alla HAW di Amburgo, seguita da maestri come Stefano Ricci e Anke Feuchtenberger, caratterizzando il suo percorso fin da subito verso una vocazione internazionale. Significativa infatti, subito dopo il diploma in Accademia, l’esperienza lavorativa all’interno della redazione di “Kuti Kuti” la rivista sperimentale di grande formato con base ad Helsinki tra le più innovative nell’ambito del fumetto contemporaneo e con una grande distribuzione. L’autrice partecipa a significative iniziative culturali in Italia e all’estero, come la pubblicazione su riviste e antologie di ricerca in ambito visivo (“Kus!” – Lettonia; “Kuti” – Finlandia; “Spleen magazine” – Francia; “Ich/I/Je/Io” – Germania), progetti editoriali nell’ambito del Festival dei Teatri di Santarcangelo, ricerca ed esposizione presso Centrale Fies di Rovereto. Ha esposte le sue opere presso festival, gallerie, musei a Lucerna, Amburgo, Angoulême, San Francisco. Sito:

Amanda
Cani Selvaggi
Canicola Edizioni, 2013
36 pagine in bianco e nero, 30×42
16 euro

Cani selvaggi è un racconto che tocca corde di profonda umanità attraverso il ritratto di un mondo post apocalittico in cui è lo sguardo dell’infanzia a custodire l’energia per la rinascita. Dopo l’esordio con Campo di babà (Canicola, 2005), prima opera di Amanda Vähämäki, tradotta in Francia, Svezia, Finlandia, Serbia e Stati Uniti, l’autrice finlandese ritorna sulla scena del fumetto internazionale con un racconto in cui infanzia e morte convivono su tavole di grande formato.

E’ uno scenario post apocalittico quello descritto da Vähämäki, un’isola semideserta e sospesa nel tempo, un luogo lontano dalla civiltà distrutta. Tutto è stato cancellato e anche i ricordi dei superstiti stanno lentamente scomparendo. L’unico edificio rimasto è una bettola gestita da bambini nel mezzo di un paesaggio brullo, tra pietre e terra riarsa, e con fosse dove seppellire con serenità ogni creatura che muore. Cani selvaggi è la storia di un mondo che ha perso tutto, e che tenta di ricomporre i pezzi del suo passato destinato all’oblio. E in questa favola nera dai toni felliniani, dove la bizzarria dei personaggi è così forte da proiettare da subito il lettore in un altrove, non si può che rimanere disarmati davanti al candore e alla spietatezza dei più piccoli. La storia sembra rendere omaggio a Il signore delle mosche, ma con una tendenza opposta all’autodistruzione cui tendono i ragazzi del romanzo. In Cani selvaggi i bambini sono la coscienza dell’isola, e l’atmosfera di spoglio, ma vivo, teatro dell’assurdo ricorda il Miracolo a Milano di De Sica, dove il gusto che rimane in bocca è dolce nonostante tutto. In Cani selvaggi il tratto sporco a matita contribuisce a dare un aspetto evanescente ad un racconto fuori dal tempo. E se la dimensione di un Eden mitico ritorna continuamente nei pensieri, il ricordo di un rapporto felice con la natura si tinge di nostalgia.

Amanda Vähämäki racconta con leggerezza una storia ai limiti dell’umano. Nei disegni l’immensità del mare fa da sfondo a tutta la narrazione, un mare in apparenza piatto e inanimato, ma nel cui fondale si nascondono i resti di quella civiltà scomparsa che tutti ricordano con malinconia. La speranza di un futuro migliore è affidata così alle nuove generazioni, ai cuccioli di mamma gatta, agli anatroccoli che nascono da una giostra-anatra che emerge dagli abissi del mare.

Amanda Vähämäki nata a Tampere in Finlandia nel 1981, vive a Helsinki. Ha pubblicato sulle riviste Canicola, Glömp, Kuti, Orang, Strapazin, Kuš!, Forresten. Nel 2005 si aggiudica il primo premio al festival internazionale Fumetto di Lucerna e realizza il suo primo libro Campo di babà (Canicola) pubblicato anche in Francia, Svezia, Finlandia, Serbia e Stati Uniti. Con Michelangelo Setola produce il volume di disegni Souvlaki Circus (Buenaventura press, 2008) esposto presso la galleria Hinterconti di Amburgo. Nello stesso anno realizza Mother’s Day, una storia per lo Showcase n.5 di Drawn and Quarterly, pubblicata come libro in Finlandia (Huuda Huuda, 2008) e Francia (Fremok, 2009). Ha esposto le sue opere a Lucerna, Bologna, Helsinki, Oslo, San Pietroburgo, Lisbona, Agrigento, Stoccolma, Pechino.

Canicola associazione culturale è nata a Bologna nel 2005. Attraverso un progetto editoriale di ricerca in ambito grafico e narrativo, esposizioni, workshop, presenza a festival, si occupa di fumetto contemporaneo e disegno. La produzione si concentra su una rivista a progetto e libri di autori italiani a cui si affianca la traduzione di autori inediti in Italia. Canicola fa rete culturale con le altre realtà internazionali affini e ha ricevuto per la sua attività diversi premi e riconoscimenti nazionali e all’estero. Canicola associazione culturale via Camillo Ranzani 5/10 40127 – Bologna

www.canicola.net

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