Le nuvole, la vita

Creato il 23 maggio 2013 da Manuela Raganati Bhoblog
di Manuela Raganati

Certe volte, le nuvole sono nere come il corvo, certe volte sono bianche e corrono...
Certe volte, la vita dà, certe volte la vita prende.
Oggi, non può essere che questa canzone-poesia di Fabrizio De Andrè, intitolata Le nuvole:
Vanno vengono  ogni tanto si fermano  e quando si fermano  sono nere come il corvo  sembra che ti guardano con malocchio 
Certe volte sono bianche e corrono  e prendono la forma dell'airone  o della pecora  o di qualche altra bestia  ma questo lo vedono meglio i bambini  che giocano a corrergli dietro per tanti metri 
Certe volte ti avvisano con rumore  prima di arrivare  e la terra si trema  e gli animali si stanno zitti  certe volte ti avvisano con rumore 
Vengono vanno ritornano  e magari si fermano tanti giorni  che non vedi più il sole e le stelle  e ti sembra di non conoscere più  il posto dove stai 
Vanno vengono  per una vera mille sono finte  e si mettono lì tra noi e il cielo  per lasciarci soltanto una voglia di pioggia

« Ho scelto Lalla Pisano e Maria Mereu perché le loro voci mi sembravano in grado di rappresentare bene «la Madre Terra», quella, appunto, che vede continuamente passare le nuvole e rimane ad aspettare che piova. È messo subito in chiaro che «si mettono lì / tra noi e il cielo»: se da una parte ci obbligano ad alzare lo sguardo per osservarle, dall'altra ci impediscono di vedere qualcosa di diverso o più alto di loro. Allora le nuvole diventano entità che decidono al di sopra di noi e cui noi dobbiamo sottostare, ma, pur condizionando la vita di tutti, sono fatte di niente, sono solo apparenza che ci passa sopra con indifferenza e noncuranza per nostra voglia di pioggia... »

(Fabrizio De André)


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