Se le oche non fossero state sacre a Giunone oggi a Roma si si direbbe oui?
Estremizzando lo si potrebbe affermare!
La storia delle oche del Campidoglio è noto a tutti: le oche, ottimo animale da guardia, si misero a starnazzare furiosamente quando nottetempo un manipolo di Galli (uomini, non polli) stava per entrare ne Campidoglio assediato.
Ma perché in una città assediata, ridotta alla fame le oche non erano state fatte arrosto, come tutti gli altri animali commestibili?
Perché erano sacre alla dea Giunone, e quindi intoccabili (come le vacche in India per gli indù).
Bella fortuna per le oche e per i romani!