Tra qualche giorno iniziano le olimpiadi. Un evento fatto di record, passione disciplina e storie. Le storie degli atleti sono incredibili, spesso fatte di sacrifici, tenacia, sconfitte e vittorie. Sono racconti che ispirano. Oggi voglio raccontarti una storia di un atleta particolare.
400 metri.
400 metri, la pista che si srotola davanti agli occhi, l’attesa del via. Matt è lì insieme ai suoi compagni pronto a mangiarsi metro dopo metro la sua pista. Il cuore batte sempre più forte, gli occhi della mente rivedono ancora una volta il percorso. “go” si parte!, l’adrenalina inizia a scorrere guida i passi del giovane Matt. Davanti i più forti guadagnano metri, nessun problema 400 metri sono lunghi e le energie vanno usate con parsimonia. Il ritmo è tutto in una corsa che richiede forza e resistenza e Matt lo sa.
Ai duecento metri la fatica inizia a farsi sentire, l’aria entra nei polmoni e brucia come fosse carta vetrata, le gambe iniziano a a essere pesanti si fa fatica a trascinarle in avanti, ma non importa, Matt conosce queste sensazioni e continua a macinare i metri che mancano tra lui e il nastro dell’arrivo. E poi c’è la voce del suo allenatore accanto a lui a spingerlo a dargli il tempo.
Mancano centocinquanta metri, Matt sa che per arrivare fino alla fine deve guardare solo la pista un metro alla volta, passo dopo passo. Ma ormai non è più solo, tutti i suoi compagni sono dietro di lui a spingerlo con entusiasmo, ” Vai Matt!, vai Matt!” . l’aria torna a circolare leggera nei polmoni che pompano nuova energia nelle gambe!
Gli ultimi metri sono il racconto di un trionfo. L’urlo dei compagni, la gioia dei genitori tutti sono sono lì per Matt e la sua impresa.
Matt è un atleta, ha nel cuore la disciplina, la passione e l’amore per lo sport. Matt è un ragazzo affetto da paralisi spastica cerebrale con difficoltà motorie.
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