Questo romanzo è da qualche tempo tornato alla ribalta perché la BBC sta lavorando ad un suo adattamento per la tv, in tre puntate da un'ora ciascuna, che probabilmente sarà trasmesso il prossimo dicembre. È un prosieguo di Orgoglio e Pregiudizio ed è stato pubblicato nel Regno Unito lo scorso novembre, in tempo per la celebrazione del duecentesimo compleanno dell'amato capolavoro di Jane Austen, avvenuta lo scorso 28 gennaio.
(L'edizione italiana di Mondadori, infatti, è uscita puntualmente pochi giorni prima, il 22 gennaio)
I giudizi sul libro sono stati fin da subito molto contrastanti, talvolta così tanto da scoraggiare sia gli affezionati lettori di P.D. James sia gli austeniani più convinti. L'ho letto in originale, prima dell'uscita italiana, nel salotto delle Lizzies e mi sono resa conto di come molti di questi giudizi, indipendentemente dal grado di apprezzamento, si basino su un presupposto sbagliato.
Tra gli elogi sperticati e la condanna senza appello, infatti, c'è un giusto mezzo che diventa chiaro se si pensa a come nasce questo romanzo, nelle intenzioni dichiarate dalla sua stessa autrice in molte interviste ma, soprattutto, nelle pagine che ha scritto
.In poche parole, non dobbiamo aspettarci un classico romanzo "à la P.D.James", in cui l'intreccio giallo è articolato e appassionante. Tutt'altro: la soluzione dell'enigma si compone assai presto nella mente di chi legge - e questo è, senza dubbio, un difetto - ma, come sempre in questi casi, il bello sta nello scoprire attraverso quali vie ci arriveranno i protagonisti. Non solo: ben altri sono gli aspetti che conquistano il lettore e - sono spiacente per i fan di P.D.James che restano all'asciutto - sono tutti decisamente austeniani...
Accanto alla caratterizzazione precisa dei personaggi, e alla prosa ricca, originale e fluida, ciò che più emerge è il trattamento, delicato e rispettoso e emozionante, a cui Dame James ha sottoposto il suo romanzo preferito e, in particolare, la coppia d'oro austeniana, gli eternamente universalmente adorati Elizabeth e Darcy, in splendide scene di vita a due o in momenti di introspezione individuale, sempre azzeccati e coerenti.
A questo punto credo sia chiaro che, più che un mystery, Death comes to Pemberley (Morte a Pemberley) è un vero e proprio omaggio da parte di una scrittrice, che è anche una lettrice appassionata, alla sua scrittrice preferita, Jane Austen, e al suo romanzo del cuore, il "darling child" Pride and Prejudice; nonché di un divertissement vero e proprio, scritto per il piacere di scriverlo, senza ansie da produttrice di bestseller.
Aprendo il libro, sarete subito portati per mano lungo un "riassunto della puntata precedente", accompagnato da un punto di vista su Elizabeth e sull'accoglienza della notizia del suo ottimo matrimonio da parte dei suoi concittadini di Meryton che, sono sicura, vi coglierà di sorpresa...
Non ho letto l'edizione italiana di Mondadori e posso solo sperare che la splendida prosa di P.D.James sia rimasta intatta nel passaggio da un codice linguistico a un altro.
Se desiderate saperne di più, non esitate a passare nel salotto qui a fianco per leggere la recensione che abbiamo scritto in forma di conversazione tra noi Lizzies, tra una tazza di tè, qualche dolcetto e molte chiacchiere su un libro così controverso ma, a parer mio, immancabile tra le letture di ogni bravo Janeite.
Le ombre dell'inquietudine (più che del delitto) nel paradiso di Darcy e Lizzyrecensione
Scheda del libro, edizione italiana
SinossiInghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.
Per saperne di più sullo sceneggiato in preparazione- La pagina della BBC sullo sceneggiato in preparazione- L'approfondimento di OF&NF sullo sceneggiato
- La recensione dell'edizione italiana di Gabriella Parisi su Diario di Pensieri Persi