Le «orfanelle» del Cavaliere

Creato il 27 novembre 2011 da Maurizio Lorenzi

Savino: un col­lega mi ha chiesto di pas­sare con un altro par­tito, l’ho gelato

 Le «orfanelle» del Cavaliere

«Cam­biare par­tito? Mai»

 Le gio­vani par­la­men­tari: leali al pre­mier, tiene all’Italia

ROMA — Orfanelle. Le chia­mano così. In Transat­lantico c’è gente che, certe volte, riesce a essere piut­tosto per­fida. Però è vero che sta venendo giù tutto molto rap­i­da­mente, nulla sarà più come prima. Pure per loro. Le par­la­men­tari preferite dal (quasi ex) pre­mier Sil­vio Berlusconi.

Niente più sor­risi e sor­risetti. Niente più bigli­et­tini (da recap­i­tar­gli sotto lo sguardo invidioso delle altre). Niente più corse sfre­nate giù per le scalette dell’emiciclo, per andar­gli a urlare, alla fine di ogni voto di fidu­cia, «evviva pres­i­dente!», «grande pres­i­dente!», «sei unico presidente!».

Fine. Facce di cir­costanza. Parole di circostanza.

Sen­tite l’onorevole Mari­arosaria Rossi, 39 anni, da Pied­i­monte Matese con un diploma di isti­tuto tec­nico com­mer­ciale, per Wikipedia anche impren­ditrice, a lungo ani­ma­trice e pr nei locali not­turni romani: espe­rienza for­ma­tiva che le è poi tor­nata utile per orga­niz­zare diver­tenti fes­tic­ci­ole nel castello di Tor Crescenza e per diventare abit­uale fre­quen­ta­trice di Arcore (ormai cele­bre il col­lo­quio inter­cettato con Emilio Fede. Lui: «Ho pure due amiche mie…». E lei: «Che palle che sei… quindi bunga bunga, 2 di mat­tina, ti saluto…»).

Dispiaci­uta?

«Devo par­lare da dep­u­tata, vero?».

Sì, certo.

«Beh, allora le dico che Berlus­coni non è rius­cito a com­pletare la sua opera per l’assedio dei giu­dici. Costretto, fino a notte fonda, a stu­di­are le linee difen­sive con gli avvo­cati e…».

Poi, a un certo punto, gli avvo­cati anda­vano via.

«Anda­vano via e lui faceva quello che gli pareva, sì. E allora? È reato rilas­sarsi un po’?».

Gli vogliono un mondo di bene.

Leali, fedeli.

Alla Elvira Savino, per dire, sono andati a chiedere di tradire. «Mi si è avvi­c­i­nato un dep­u­tato di un altro par­tito e l’ha but­tata lì: ma tu, Elvira, passer­esti con… Non l’ho fatto finire. L’ho gelato con uno sguardo».

Gran sguardo. Il sito Dagospia l’ha sopran­nom­i­nata «la topolona»: 34 anni, una lau­rea in econo­mia e com­mer­cio all’università di Bari; quando salì a Roma, andò a vivere nello stesso appar­ta­mento di Sabina Began (più nota come Ape Regina, la preferita del pre­mier) e a lavo­rare nell’ufficio stampa dell’Udc. Can­di­datura improvvisa, nozze: il pre­mier è tes­ti­mone e, pro­prio a quel mat­ri­mo­nio, stringe defin­i­tiva ami­cizia con Gian­paolo Taran­tini detto Gianpi, l’imprenditore barese incar­i­cato di reclutare ragazze per gli alle­gri party di palazzo Grazioli.

(La Savino ora risponde al tele­fono cel­lu­lare con rara cortesia).

«Non vor­rei che la nos­tra chi­ac­chier­ata si riducesse al solito pezzo sulle “papi­girls”… Mi piac­erebbe emergesse anche altro…».

Per esem­pio?

«Beh, mi sem­bra sia in corso un’eccessiva dram­ma­tiz­zazione. In fondo, il pres­i­dente resta tra noi, o no?».

Con­tinui.

«Scriva che io non vac­illo come tante… un po’ di riconoscenza non guasta. Specie se si è davanti a un uomo che è umana­mente eccezionale, pazzesco».

La voce trema: «…eccezionale, pazzesco».

Certo Gabriella Giammanco — 34 anni, paler­mi­tana di sangue nor­manno — ci va più piano. Ma lei è anche gior­nal­ista (ex al Tg4 di Emilio Fede), fre­quenta gior­nal­isti furbi come diavoli, gioca d’anticipo.

«Non vor­rai mica riti­rare fuori la sto­ria del bigliettino?».

Sì.

«Ma no…».

Ma sì.

«Ma per­ché?».

Per­ché è diver­tente e, a suo modo, emblematica.

Allora: da poco iniziata la leg­is­latura, Aula semi­vuota, Berlus­coni nota la Giammanco e la De Giro­lamo rego­lar­mente al loro posto. Così prende un bigli­etto, e scrive: «Gabri, Nun­zia, state molto bene insieme! Gra­zie per restare qui, ma non è nec­es­sario. Se avete qualche invito galante per colazione, vi autor­izzo ad andar­vene». Nel retro: «Molti baci a tutte e due!!! Il “Vostro” presidente».

Un commesso recapita il biglietto.

Loro rispon­dono così: «Caro… (dolce pres­i­dente?) gli inviti galanti li accetti­amo solo da lei».

Carine. Affet­tu­ose.

Anche se sono a 8 mila chilometri di distanza.

«La deci­sione assunta da Berlus­coni dimostra quanto tiene all’Italia».

Questo è un sms che Licia Ronzulli — 36 anni, par­la­mentare euro­pea, infer­miera — spedisce dal Bangladesh, dove svolge attiv­ità di volon­tari­ato (a cui non ha rin­un­ci­ato nep­pure dopo essere stata coin­volta dalla modella Bar­bara Mon­reale nell’inchiesta di Bari. «A Villa Cer­tosa mi accolse Licia Ronzulli. È lei che orga­nizza la logis­tica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte. E che smista nelle varie stanze»).

di Fab­rizio Ron­cone, www.corriere.it, novem­bre 2011


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