Ma ancor prima, nell'anno 997, Pietro Orseolo II decretava la Festa della Sensa, in memoria della conquista della Dalmazia, in occasione della quale veniva allestita una grande fiera in Piazza San Marco con l'esposizione dei prodotti artigianali locali; fiera destinata a diventare celebre in tutta Europa.
Al connubio dell'indulgenza con la ricca fiera dei prodotti veneziani, va aggiunto naturalmente il richiamo del particolare fascino della città stessa, così diversa da qualunque altra città del mondo conosciuto.
Con le crociate sorgono, parallelamente al servizio di trasporto dei Cavalieri e dei pellegrini sulle navi veneziane, tutta una serie di servizi ad esse connesse. In Riva degli Schiavoni operavano i "Tholomarii", sorta di tour operator ante litteram, che assistevano i viaggiatori per trovar loro alloggio, imbarco e la fornitura dei beni necessari per la traversata in mare.
Al fine di regolamentare la materia e prevenire l'abusivismo (!) e gli imbrogli, il Maggior Consiglio nel 1255 affrontò la questione con il "Capitulum Peregrinorum" che definiva chi e come poteva operare in questo campo. Per farsi un'idea del volume d'affari che comportava questo antenato del turismo, basti pensare che i soggiorni di questi viaggiatori in città si prolungavano mediamente per un mese, e nel solo anno 1384 si effettuarono circa 600 trasporti per la Terra Santa; il prezzo variava dai 24 ai 32 ducati per la sistemazione sul ponte della nave, e dai 40 ai 50 ducati per viaggiare al coperto nella stiva.
(fonti: Fuga & Vianello)