“Le OroVie” – La Connessione cosmica

Creato il 18 ottobre 2011 da Fabry2010

Pubblicato da giovanniag su ottobre 18, 2011

Recensione di Giovanni Agnoloni

Andrea Aschedamini, Davide Sapienza
Le OroVie
Lubrina Editore, Bergamo, 2011

Dopo L’invisibile canto del silenzio, i testi di Davide Sapienza e la foto di Andrea Aschedamini tornano ad accompagnarci in un itinerario geogafico, ma soprattutto spirituale, nel ciclo delle stagioni delle Alpi Orobie. Le OroVie (Lubrina Editore, 2011) è un libro che ci fa dono di un percorso speciale, che fa di tutto per essere “normale”, “umile” nel senso originario del termine (humilis, “che sta in basso”, dunque “aderente al terreno”), ma non può evitare di rivelare la propria natura iniziatica. La Natura qui si rivela nella sua essenza di Via, cioè di percorso di accesso a dimensioni più sottili, più profonde e insieme più alte, rispetto a ciò a cui siamo abituati. L’essenza energetica e spirituale dei luoghi di montagna si manifesta come Holos (“Tutto”) in cui si immerge l’essenza intima dell’uomo, osservatore che vive su di sé un riflesso della vita millenaria del Cosmo.
Non si sa esattamente di chi sia, la voce narrante di questi mini-racconti, che dialogano con scatti fotografici che provano – spesso riuscendo in autentici miracoli – a cogliere impreparato lo spirito delle Orobie/OroVie, così mettendone in luce tratti immaturi, tratti-bozzolo, tratti-potenziale che sono gli stessi che accomunano gli embrioni della maggior parte delle specie viventi.
È una voce che, come quegi embrioni e quelle foto di attimi primigeni, appartiene al Viaggiatore, ma potrebbe egualmente appartenere all’acqua, all’aria e ad ogni elemento del paesaggio. Una Voce che è Connessione con gli attimi iniziali della vita nell’Universo, e forse per questo è spesso al femminile, quel genere e principio intuitivo-vitale che il mondo moderno, razionale e materialista, ci ha fatto dimenticare, relegandolo in un angolo di emozioni rimosse, da cui sono scaturite le nostre nevrosi, le nostre scissioni dalla Via, che la Natura ci insegna a ritrovare.
Quella che, dal nucleo del Cuore, porta all’intuizione di una Luce più grande di tutto.


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