Recensione
Le scrittrici di gialli sono numerose, e in genere i loro romanzi risultano meno cruenti e più psicologici di quelli degli autori maschili. Volendo poi fare una distinzione fra autrici dell’Europa settentrionale, specificamente scandinave, rispetto a quelle mediterranee, sottolineando che questa precisazione ha più che altro una valenza statistica personale, direi che mentre le scrittrici latine sono più propense all’ironia e prediligono le atmosfere solari, quelle finniche preferiscono dare un piglio più melodrammatico agli avvenimenti e avvolgerli spesso in atmosfere lugubri e tenebrose.
Alessia Gazzola è una di quelle autrici capaci di scrivere in modo ironico e divertente senza cadere nel banale. La protagonista dei suoi romanzi è Alice Allevi, specializzanda in medicina legale, che, dotata di buon intuito e capacità logica, viene cooptata dal commissario di polizia Calligaris a collaborare alle indagini.
Alice, specie quando è distratta, ha quel tanto di goffaggine da suscitare tenerezza. È brava tuttavia Alessia Gazzola a non esagerare nel farla diventare una sorta di Bridget Jones, cosa che renderebbe il personaggio irritante.
I romanzi dell’autrice possono inserirsi nel filone giallo-rosa, perché Alice è sempre dibattuta fra i due amori della sua vita: Arthur, il figlio del capo dell’istituto di medicina legale, e Claudio, il suo diretto superiore. Viene bene descritta la complessa situazione affettiva della protagonista, alla quale piacerebbe una relazione stabile, ma i cui desideri vengono frustrati dall’atteggiamento incostante dei suoi spasimanti. Comprensibile anche che Alice si senta sempre in colpa nei confronti di uno dei due quando sta con l’altro.
È naturale, vedendo la fotografia dell’autrice messinese in copertina, una bella ragazza poco appariscente ma solare e dall’espressione dolce, identificarla con la protagonista dei suoi romanzi e viene anche da chiedersi quanto di autobiografico ci sia nel personaggio.
Altri personaggi, ben caratterizzati, girano intorno ad Alice: i suoi familiari, le colleghe di lavoro, la sorella di Arthur con cui divide l’appartamento, il cane Ichi, il commissario Calligaris.
Il romanzo è scritto in prima persona, ma i capitoli sono separati da flashback in terz. Se da un lato l’escamotage chiarisce meglio l’intreccio, il continuo cambio di punto di vista, evidenziato dalla stampa in corsivo, può disturbare la lettura. La soluzione del caso è in ogni caso brillante e inaspettata, tenuto conto che è difficile ormai trovare un racconto giallo con una trama veramente originale.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Le ossa della principessa
- Autore: Alessia Gazzola
- Editore: Longanesi
- Data di Pubblicazione: 2014
- ISBN-13: 9788830437173
- Pagine: 347
- Formato - Prezzo: Rilegato con sovracopertina - Euro 17,60