Le parole che non capisco

Da Bimboverde
M è un a donna di ottantanove anni, è abruzzese, non sa né leggere né scrivere e mi ha sempre ricordato Gerard Depardieu con una parrucca grigia. E' rimasta vedova giovanissima, a poche settimane dal matrimonio, quando il marito è partito per la guerra senza più ritornare, lasciandole tanto amore mai vissuto, una figlia e una vita difficile. M ha sempre fatto la lavapiatti e parla una lingua tutta sua che a volte non capisco appieno. Afferro il senso di quello che mi dice, naturalmente, ma spesso una parola in dialetto stretto , il centro esatto del concetto, pronunciata come se anch'io sapessi il suo significato, limita la mia comprensione .Dico così qualcosa di generico , sul filo del discorso. Guardandomi , è come se M capisse che non ho capito. Sorride. Me lo rispiega con qualche parola in più, ma subito ci risiamo, lost in translation !Ormai in pensione, M passa interi pomeriggi a tessere con l'uncinetto pizzi e centrini di una notevole complicatezza che destano sempre ammirazione , anche in chi sa qualcosa di queste misteriose, affascinanti pratiche. Quando mi porta da leggere qualche lettera dell'INPS o qualche altro avviso, non riesco mai a capacitarmi del fatto che questa donna non abbia mai letto una sola riga in tutta la sua lunga vita.