"Lei non risponde; sta pensando ai termini inglesi e italiani che indicano le relazioni familiari acquisite. Le forme inglesi mother-in-law e father-in-law e sister-in-law eccetera le sembrano frutto di una logica coerente, che come una spada a due lame da un lato ti offre una seconda madre o un padre o una sorella e dall'altro promette l'intromissione permanente della legge nella tua vita privata. Le parole italiane per definire gli stessi rapporti hanno invece una connotazione che secondo lei dovrebbe allarmare chiunque: suocero e suocero sembrano nomi di animali feroci della jungla, dotati di setole e zanne; nuora e genero sono di un'indeterminatezza insultante, ai limiti della negazione; cognato e cognata evocano conserve di frutti non commestibili da crudi, o participi passati di un verbo che descrive danneggiamenti strutturali gravi. Le vengono in mente due passaggi del libro di Daniel Deserti che ha letto in treno: uno dove scrive che le parole non sono mai innocenti..."L'ho letta stamattina e mi ha colpito: per il fatto che effettivamente il rapporto con i suoceri non è sempre facile e mi sono chiesta se questo influenza il fatto che la parola in sè possa suonare feroce; per il fatto che, effettivamente, ho sempre avuto un'antipatia per le parole nuora e genero che, infatti, utilizzo il meno possibile e perchè mi ha fatto sorridere l'idea di vedere cognati e cognate imbottigliati come cotognate.
Andrea De Carlo, LEIELUI, ed. Bompiani Vintage (2011) pag.295
Non so, ci pensate mai alle parole? A quanto sono importanti, a quanto a volte siano usate a sproposito, scelte a caso o scelte a fatica, al fatto che a volte faticano ad uscire e altre, invece, sono inarrestabili. Al fatto che sono tutte frutto di una convenzione e non c'è nessun legame tra la parola in sè e l'oggetto che rappresenta eppure a volte possono essere pesanti, leggere, taglienti, solide, tangibili come fossero oggetti.
Quando ero piccola mi chiedevo perchè certe cose si chiamassero proprio in quel modo, allora ripetevo all'infinito la parola su cui mi stavo interrogando finchè la parola perdeva di senso ed entrava in un mondo di significati diversi dove la parola forchetta poteva assorbire un significato del tutto nuovo e diverso...
... dite che se i miei avessero consultato un bravo medico già allora a questo punto non sarei qui a tediarvi?
... magari avete ragione...