Bene, ho appena scoperto di adorare Carofiglio. E pensare che fino a un mese fa non avevo mai letto nulla di suo e per qualche bizzarro motivo me ne tenevo piuttosto alla larga.
Ora, invece, vorrei avere già tra le mani un altro dei suoi romanzi, per poter continuare a leggere questo suo stile incredibile e avvincente.
Avevo già scoperto il suo potenziale poco tempo fa, con "Il Silenzio dell'Onda", un libro molto intenso e riflessivo. Ora, con questo giallo, che ho scoperto essere in realtà il quarto con protagonista il grande avvocato Guido Guerrieri, la sua bravura mi è stata confermata.
La trama in sé forse non è nemmeno delle più originali. Guido Guerrieri è un avvocato penalista a cui un suo amico chiede il piacere di fare qualche ulteriore indagine sulla scomparsa di una ragazza, Manuela, prima che il fascicolo venga chiuso definitivamente. Un po' reticente all'inizio, Guido si trasformerà in un novello Sherlock Holmes della Bari vecchia, complice anche effettivamente la sua grande passione per la lettura. L'avvocato inizierà quindi ad indagare, conoscerà le amiche di Manuela e riuscirà piano piano a ricomporre tutti i tasselli mancanti e a scoprire la verità.
La forza di questo romanzo però sta soprattutto nel suo protagonista. Guido è a mio avviso un personaggio incredibile. Ha come migliore amico un sacco da pugile, al quale confessa tutte le sue angoscie e i suoi turbamenti, ha il vizio di lasciarsi travolgere improvvisamente dai ricordi senza quasi rendersene conto. E' poi circondato da una serie di personaggi altrettanto ben riusciti, suoi ex clienti ora diventati suo amici, suoi colleghi che odia con tutto il cuore, poliziotti con cui ha collaborato e che ancora spesso si ricordano di lui.
E' un personaggio dal passato amoroso un po' tormentato e con una forte autoironia e coscienza di sé, che emerge grazie alla narrazione in prima persona, che lo rende ancora più credibile e umano.
Potrebbe ricordare a tratti l'avvocato Malinconico di Diego De Silva, ma, oltre alle diverse città, Bari per Carofiglio e Napoli per De Silva, Guido Guerrieri sembra un tantino più credibile nei panni di avvocato, oltre ad essere sicuramente mentalmente più stabile.
Non so se l'aver iniziato dall'ultimo romanzo con protagonista questo "investigatore della domenica" sia stato un vantaggio o uno svantaggio. Sicuramente ora vedrò di procurarmi anche tutti gli altri (e per fortuna, chi mi ha prestato questo e anche "Il Silenzio dell'Onda", si è innamorato come me di questo scrittore).
Assolutamente da leggere!
Nota all'edizione: volevo solo farvi sapere che mi irritano i libri pubblicati da Mondolibri, che cambiano copertina e hanno un formato proprio. Così, giusto per fare un po' la pignola.
Per acquistare: Le perfezioni provvisorie (La memoria)