Se siete fan del detective dell’impossibile, non dovete perdervi quest’altra avventura di Mystère con Atlantide e Mu. Le parole scritte sono svelte ed evocative come i fumetti in cui vive di solito il biondo detective americano. Se non lo siete, è un’ottima occasione per conoscerlo, e per conoscere anche qualcosa in più della mitica Atlantide…e per ritrovare una nostra vecchia conoscenza, Agharti, che abbiamo già trovato grazie al Commissario Salina di Napoli.
Le perle di Loredana#7 – Andrea Carlo Cappi – Martin Mystere, L’ultima legione di Atlantide
Creato il 26 febbraio 2016 da Loredana Gasparri
LoreGasp
Per la terza pesca consecutiva per WeekendOut, non mi sono spostata dal mio ricco banco della casa editrice Cento Autori (www.centoautori.it), che si è rivelato anche pieno di sorprese, molto piacevoli. In questo caso, ho pescato un libro che ha per protagonista nientemeno che il mitico detective dell’impossibile, Martin Mystère, in un’avventura che lo porta a fronteggiare una minaccia che arriva da un passato mitico, Atlantide. Il titolo è altrettanto suggestivo, L’ultima legione di Atlantide. L’autore, Andrea Carlo Cappi, può vantare una conoscenza di prima mano e approfondita dell’aitante detective figlio di carta di Alfredo Castelli, poiché ne ha sceneggiato diverse avventure per l’omonima e famosissima collana di fumetti editi da un altro nome, diventato non meno mitico nell’ambito dei comics, che è la Sergio Bonelli Editore.
Il libro inizia negli anni ’70, con un prologo veloce, dedicato a ricostruire gli inizi della carriera particolare di Martin Jacques Mystère, della sua amicizia poi tramutatasi in insanabile contrasto con Sergej Orloff, mentre si trovavano impegnati nella ricerca di un misteriosissimo monastero tibetano. Il risultato della ricerca culminò in un periodo di addestramento iniziazione per entrambi i giovani esploratori, e nel dono di una particolarissima arma, costruita in un tempo remoto, tramite una tecnologia sconosciuta e talmente avanzata, da non sembrare nemmeno umana.Diversi anni dopo questi accadimenti, nel 1984, in una tranquilla cittadina americana di provincia, viene rinvenuto a casa propria il corpo di un’anziana archeologa, impegnata ad ultimare un libro sulle civiltà perdute di Atlantide e di Mu. Sembrerebbe una morte naturale, un infarto, se non fosse per un particolare lievemente dissonante: in mano, il cadavere regge un’arma del tutto simile a quella in possesso a Martin Mystère e il suo ex amico Sergej Orloff. Da questo momento in avanti, il mondo intero si trasforma in un’enorme scacchiera, in cui i due detective si muovono parallelamente per sfuggire ad un lungo assedio, da parte di un gruppo di uomini e donne decisi a sterminare un certo numero di persone, tra cui proprio i due antichi amici, e altri ancora che si avvicenderanno insieme a loro a fronteggiare una minaccia che sembra arrivare da un passato antichissimo e mitologico.
Se siete fan del detective dell’impossibile, non dovete perdervi quest’altra avventura di Mystère con Atlantide e Mu. Le parole scritte sono svelte ed evocative come i fumetti in cui vive di solito il biondo detective americano. Se non lo siete, è un’ottima occasione per conoscerlo, e per conoscere anche qualcosa in più della mitica Atlantide…e per ritrovare una nostra vecchia conoscenza, Agharti, che abbiamo già trovato grazie al Commissario Salina di Napoli.
Se siete fan del detective dell’impossibile, non dovete perdervi quest’altra avventura di Mystère con Atlantide e Mu. Le parole scritte sono svelte ed evocative come i fumetti in cui vive di solito il biondo detective americano. Se non lo siete, è un’ottima occasione per conoscerlo, e per conoscere anche qualcosa in più della mitica Atlantide…e per ritrovare una nostra vecchia conoscenza, Agharti, che abbiamo già trovato grazie al Commissario Salina di Napoli.
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