In base ad una recente indagine, dagli interessanti risvolti psicologici, le persone più intelligenti tendono a bere più alcolici.
Non dimentichiamoci però degli effetti nocivi dell'alcol, se vogliamo anche un consumo intelligente!
Stanno spopolando sul Web articoli sulla recente ricerca pubblicata sulla rivista "Review of General Psychology", in base a cui le persone più intelligenti sono maggiori consumatori di alcolici rispetto alla media.
Eh si, secondo John D. Mayer, psicologo alla Western Reserve University, le persone dotate di maggiori capacità intellettive tendono a sperimentare tutto ciò che può arricchire la propria esperienza evolutiva. Ciò potrebbe comportare anche una maggiore propensione al consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope.
Davvero interessante!
Questo studio però pone anche un'occasione per ricordare che cosa causa nel nostro corpo il consumo di alcolici in dosi eccessive.
Se gli effetti acuti sono ben conosciuti, gli effetti cronici meritano di essere sottolineati.
L'utilizzo prolungato di alcol nel tempo può aumentare il rischio di sviluppare varie patologie più o meno gravi, anche a basse dosi.
Secondo dati forniti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il consumo di 20 grammi di alcol al giorno (pari a circa 2 bicchieri di vino) determina un aumento percentuale di rischio rispetto a chi non assume bevande alcoliche:
- del 100% per la cirrosi epatica;
- del 20-30% per i tumori del cavo orale, faringe e laringe;
- del 10% per i tumori dell'esofago;
- del 14% per i tumori del fegato;
- del 10-20% per i tumori della mammella;
- del 20% per l'ictus cerebrale.
Da ricordare è che all'aumentare delle quantità di alcol assunte aumentano anche le suddette percentuali di rischio.
Oltre all'aumentato rischio di patologie epatiche e di tumori, che sarebbe attribuito all'effetto di alcuni intermedi metabolici come l'acetaldeide, sono da considerare altri importanti effetti cronici sul sistema nervoso centrale, sul cuore (cardiomiopatia alcolica), sul sistema riproduttivo e sull'equilibrio nutrizionale del soggetto (l'alcolismo è anche associato a carenza di tiamina o vitamina B1 e alle relative manifestazioni), oltre che il forte impatto anche sulla vita sociale e lavorativa in caso di dipendenza da alcol.
Per concludere, indubbiamente l'alcol, come altre sostanze psicotrope, ci fa vivere esperienze mentali "nuove" e "al di fuori della norma"... questo è innegabile. Inoltre, a differenza di altre sostanze di difficile reperibilità, il consumo di alcol è socialmente accettato in quanto è parte di bevande alcoliche proprie della nostra tradizione eno-gastronomica.
Se però, da persone intelligenti, ci teniamo davvero alla nostra salute, consumiamolo in modo intelligente, riservandolo alle occasioni speciali...
Fonte:
Review of General Psychology
http://www.drugfreeworld.org
http://alcol.dronet.org
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