Se il giardino è piccolo, logicamente non possono trovarvi posto piante di forte sviluppo: andranno perciò scartati il Tiglio dai fiori odorosi, la Quercia, il Faggio dal tronco liscio e il Platano.
Se il giardino è situato in una zona a terreno acido, non calcareo (ad esempio) nella regione pedemontana alpina), indicatissima è la Betulla, così decorativa per il suo tronco chiaro e il fogliame leggero. La Betulla non si sviluppa molto, e se mai a un certo momento, si potrà sostituire qualche vecchio esemplare ingombrante con piante giovani.
Di modeste dimensioni sono gli Aceri giapponesi, bellissimi sul fondo di un praticello verde ben tenuto. Sono piuttosto delicati, ma vale la pena di spendere un po' di tempo con loro, tanta grazia essi possono dare al giardino con il loro fogliame che a volte diventa colore di fiamma.
L'Acero bianco ha maggiore sviluppo e minori esigenze, con appropriate potature lo si può contenere in limiti modesti. Anche del Faggio esistono vairetà nane e pendule che possono essere contenute in poco spazio; il fogliame può essere rossastro e le foglie frastagliate.
Non dimenticate poi il Ligustro giapponese a foglie variegate, capace di dare ottimi alberelli, oppure la Sofora piangente che da sola può formare una piccola capanna, freschissima nei giorni di canicola estiva.
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