Fu nel 1968 che nacque il concetto di “stazione culturale”, sotto l’impulso di André Malraux (scrittore e uomo politico) che in quel tempo ricopriva la carica di ministro degli affari culturali. Grazie alle sue iniziative, le stazioni della metropolitana non furono più viste come semplici luoghi di sosta e di passaggio ma come luoghi di vita capaci di raccontare la storia di Parigi.
Spostandovi da un punto all’altro della città, immersi nel chilometrico labirinto sotterraneo della rete metropolitana, potrete scoprire veri e propri capolavori artistici che raccontano la storia della ville lumière. Ecco le più belle.
Concorde
La stazione Concorde
Lungo le banchine della linea 12, la stazione vanta una particolarissima decorazione artistica: 44000 mattonelle bianche riproducono il testo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo promulgata nel 1789.
Si tratta di un’opera realizzata, per celebrare il bicentenario della rivoluzione francese, da Françoise Schein dal 1989 al 1991.
Il testo della Dichiarazione viene riprodotto 11 volte, senza spazi e punteggiatura, attraverso i mattoncini di ceramica bianchi che assumono l’aspetto di un enorme puzzle.
Aperta al pubblico nel 1910, la stazione Concorde vuole ricordare al pubblico il valore del documento del 1789 e l’importanza dell’uguaglianza e del rispetto di tutti gli uomini.
Arts e t Métiers
La stazione Arts et Métiers
La decorazione di questa stazione, lungo le banchine della linea 11, fa pensare all’interno di un sottomarino: la volta è ricoperta di placche di rame e i muri sono dotati di oblò…che non lasciano intravedere le profondità dell’oceano ma scenografie artistiche.
L’opera realizzata, da François Schuiten nel 1994, rende omaggio al Museo delle arti e mestieri che si trova sopra la stazione che porta il suo nome.
Possiamo dire che la stazione Arts et Métiers sta al Museo delle Arti e dei Mestieri come la stazione Louvre-Rivoli sta al museo del Louvre; appena scesi dalla metro si ha già la sensazione di entrare in uno spazio insolito che anticipa le collezioni del museo.
Il lungo tubo ramato, che caratterizza questa stazione, rende omaggio al Nautilus di 20 000 leghe sotto i mari, il celebre sottomarino del capitano Nemo ideato dall’immaginazione di Jules Verne.
Grandi archi decorati attraversano la stazione da una parte all’altra e persino i cestini dell’immondizia sono di color rame.
La stazione è stata personalizzata in questa originalissima maniera per celebrare il bicentenario del conservatorio delle arti e dei mestieri fondato, dall’abate Gregorio nel 1795, per l’insegnamento di scienze e tecniche applicate.
Palais Royal
La stazione Palais Royal
Un’affascinante creazione artistica funge da ingresso della stazione della metropolitana Palais Royal e si compone di una parte esterna e una interna.
La parte esterna rappresenta un reticolato metallico in alluminio, formato da vari anelli (alcuni dei quali sono colorati) legati gli uni agli altri, che circonda la scala che permette l’accesso alla stazione. Sei colonne formate da sfere d’alluminio sostengono due cupole.
Queste due cupole sono formate da un insieme di perle giganti in vetro di Murano, realizzate dalla vetreria Salviati, e sistemate attentamente per creare due strutture a forma di cupola.
La cupola che sovrasta l’ingresso della metropolitana ha perle dai toni caldi (giallo, bianco e rosso) e rappresenta il giorno; l’altra cupola possiede toni freddi (blu, bianco, giallo e viola) e rappresenta la notte.
Dietro la struttura metallica si trova una panchina che riprende l’originale stile delle cupole.
La parte interna dell’opera, situata alla fine della scala che conduce alla metropolitana, è costituita da due vetrine incastonate nel muro che contengono perle colorate: una vetrina contiene perle con colori caldi e l’altra con colori freddi.
Quest’insolita decorazione urbana, chiamata edicola dei nottambuli, è stata realizzata dall’artista Jean Michel Othoniel, nel 2000, per festeggiare il centenario della metró parigina
L’insolita decorazione urbana scintilla di mille sfumature e rende magica l’atmosfera della Place Colette. Una tinta di barocco che spezza il classicismo parigino.
Louvre-Rivoli
La stazione Louvre-Rivoli
Scendendo alla stazione Louvre Rivoli, sulla linea 1 della metropolitana di Parigi, vi sentirete già al museo del Louvre: i muri sono in pietra e accolgono delle nicchie che custodiscono oggetti e statue antiche.
L’illuminazione della stazione richiama quella del famoso museo parigino e le statue esposte sono delle perfette riproduzioni degli originali che si trovano all’interno del museo.
La stazione è stata decorata dall’architetto Robert Venter nel 1968 e, a testimonianza del fatto che l’arte piace, la sua frequentazione è aumentata del 30 %.
Si potrebbe immaginare che, in futuro, la stazione Solferino vicina al Museo d’Orsay, venga decorata con dipinti impressionisti o che la stazione Varenne prossima al museo Rodin esponga le riproduzioni delle opere del grande scultore.
Bastille
La stazione Bastille
Le banchine della linea 1 sono decorate con cinque grandi mosaici realizzati da Odile Jacquot e Liliane Belembert. Gli affresci richiamano gli eventi salienti della storia rivoluzionaria francese, dalla nascita delle idee liberali fino alla vittoria del popolo, simboleggiata dalla presa della Bastiglia.
Inoltre, alcuni resti dell’antica prigione sono esposti sulle banchine della linea 5 (sempre alla stazione Bastille).
Cluny-La Sorbonne
La stazione Cluny-La Sorbonne
La stazione Cluny-la Sorbonne è dotata di una particolarissima decorazione: la volta è abbellita da un mosaico raffigurante due uccelli circondati dalle firme dei grandi personaggi che hanno reso celebre il quartiere latino.
Rabelais, Moliere, Verlaine, Robespierre, Richelieu, Michelet, Pasteur, George Sand, Paul Valery, Rimbaud, Claude Bernanrd, Gay Lussac e tanti altri filosofi, pensatori, poeti, scrittori e uomini di scienza che hanno contribuito a rendere illustre la fama di Parigi.
La stazione, che era stata chiusa nel 1930 perché considerata troppo vicina ad altre stazioni, fu riaperta nel 1988 su richiesta di Jack Lang.
In occasione della riapertura la volta della stazione è stata impreziosita magicamente grazie all’opera “Les Oiseaux” dell’artista Jean Bazaine.
Si tratta di uno splendido mosaico che non lascia indifferenti le persone che aspettano la metropolitana sulle banchine e le invita a identificare i nomi dei personaggi famosi.