dopo essermi sfogato con quelle del pd, sostenitori permettendo, posso concludere il capitolo primarie con quelle attesissime del pdl.
talmente attese che alla fine non si faranno.
dunque, prima vorrei riassumere il mondopidiellino in poche righe ( non che ne servano poi tante, anche ad essere dei pignoli)
esiste grazie a berlusconi, termina grazie a berlusconi. punto
già! nonostante rappresentanti eletti(?) ed elettori abbiano cercato di mascherare la realtà con scuse ideologiche di liberismo e anticomunismo, la verità è sempre stata una sola. ci sono uomini che non vogliono essere governati, vogliono solo essere comandati. questo è il pdl e il suo elettorato. il grande capo è tutto e tutti devono rispettarlo a testa bassa. i ruoli sono estremamente facili. la democrazia interna non è mai interessata. il motivo è molto semplice. provate a pensarci, che tipo di persona sogna e adora essere comandata? facile. l’ inetto, colui che consapevole d’ essere una gran “segaccia” in qualsiasi cosa cerchi d’ intraprendere, deve delegare le responsabilità, ed è orgoglioso di farlo. sogna qualcuno che gli dica cosa, quando e come muoversi, anche perchè solo il pensiero di pensare è stressante.
poi se il comandante funziona, tutti sono contenti e si convincono pure che il merito alla fine è anche un pochino loro, che hanno servito bene. ma non fateglielo notare, altrimenti vi diranno che siete solo invidiosi.
questo è il grande paradosso del “motore” del centro destra. si è sempre vantato d’ essere intraprendente e produttivo, rivolto verso il progresso economico e l’ unico capace di svilupparlo, accusando tutti gli oppositori di odiare il “profitto” e di esserne solo invidiosi, appunto.
poi magari lo conosci pure bene qualcuno di loro, e scopri che oltre ad essere servo, molti devono le loro ricchezze alla famiglia di provenienza, i ben noti “figli di papà”, oppure sono i soliti furbastri che hanno unito il loro naturale servilismo ad una naturale propensione alla truffa e al raggiro. e il cerchio si chiude.
ma si sa, i nodi vengono al pettine. la verità è che senza un capo, dittatore, padrepadrone in piena forma o semplicemente troppo vecchio per farlo, l’ intera struttura crolla come un castello di carte all’ aperto.
il bello è che in molte città s’ erano già creati comitati spalleggianti un candidato piuttosto che un altro. ma poi il comandante dice no, non se ne fa più un cazzo, decido io! e loro con la coda tra le gambe, zitti zitti rientrano nei ranghi.
complimenti, buffoni fino alla fine.
e pensare che il berlusconi una volta aveva gridato a gran voce che chi non votava per lui era un coglione, con tutti i suoi servi a battere le mani.
chi è il coglione adesso? ahahahahahahahhahahahahahahah (ovvio che chiudessi con una risata,no?)