"La Polaroid è un quaderno di appunti meraviglioso. La uso spesso per prendere la mia "prima impressione" di quello che faccio: voglio continuare in quel modo, o il cambiare tattica? Ad un certo punto, e meglio prima che poi, devo prendere una decisione su come voglio che vada la sessione, in quale direzione. La polaroid mi aiuta, anche se so che ho fatto scelte sbagliate oppure ho cambiato idea per poi pentirmene. (...). "
Ecco alcune riflessioni di Helmut Newton su questo magico mezzo fotografico istantaneo che ha tanto affascinato i fotografi nella preparazione dei loro shooting. Newton le utilizzava sempre per i suoi servizi di moda, tranne quando preparava i ritratti delle celebrities: "la persona vuole sempre vedere che aspetto ha, e se quello che vede non le piace diventa triste o insicura e devo iniziare a corteggiarla e sedurla un’altra volta per farle ritrovare la fiducia in se stessa e in me”.
June Newton, vedova del fotografo, ha fatto una grande selezione del numeroso archivio di polaroid del fotografo per Taschen. La casa editrice tedesca ha pubblica per quest’ estate, "Helmut Newton Polaroids", libro che raccoglie tutto il materiale prima delle sessioni eccessive e feticiste di Newton: La decadenza dell’alta società, il fascino discreto della borghesia vouyer e drammatica. Il libro sarà poi anche il catalogo della mostra che la Fondazione Helmut Newton di Berlino sta per inaugurare il 9 giugno, oltre 300 polaroid originali saranno esposte, in quella che promette essere una delle mostre più popolari dell'estate berlinese.
Da non perdere!