L'altra amicizia che ho fatto in questo primo mese è stata con una ragazza italiana che sta facendo il post-dottorato all'università. Non l'ho conosciuta all'università (lavoriamo in due edifici diversi), ma in modo molto simpatico al cinema. Ero andata a vedere l'ultimo film di Ozpetek (da sola) e lei era seduta nella fila davanti a me con una sua amica italo-svedese (babbo svedese, mamma romana, lei cresciuta in Svezia), e le sentivo parlare in italiano. Dopo il cinema siamo andate a mangiare qualcosa insieme, e poi è venuto abbastanza spontaneo rivederci ognitanto all'università.
Certo per ora si tratta di conoscenze piuttosto che di amicizie. All'inizio credo che sia anche naturale fare amicizia con i propri connazionali più che con i locali, ma credo che col tempo questo cambierà. E credo che sia fondamentale la lingua in questo. Una sera sono andata a un aperitivo anche con i colleghi svedesi e spesso pranzo con loro, ma non parlando ancora lo svedese sono un po' tagliata fuori dai discorsi. Comunque preferisco che tra di loro parlino svedese anche quando ci sono io. Così sento parlare svedese più spesso e assorbo di più. Cerco sempre di ascoltarli con attenzione per captare qualche parola ed è una soddisfazione vedere che pian piano ne capisco sempre di più (ma è ancora troppo presto per capire un discorso intero).
Stasera tornando da Karlskoga avevo di nuovo quella piacevole sensazione dell'avere due patrie. Mi piace tantissimo che ci sono due popoli che posso considerare connazionali. Mi sento a mio agio sia con gli italiani che con gli ungheresi. Mi sto rendendo conto che pure stando qui rimango un'ungherese espatriata per gli ungheresi e un'italiana per adozione per gli italiani. E c'è di più. Con un italiano parlo da toscana. La ragazza italiana che ho conosciuto al cinema è di Torino (bellissima città), e tramite lei ho conosciuto anche una sua collega rumena che aveva vissuto qualche anno tra Padova e Milano. Sento il loro accento diverso e le loro esperienze diverse. Soprattutto sentire la ragazza rumena che ha vissuto in Italia da straniera come me che mi fa capire che ha una percezione diversa sia della vita svedese che della vita italiana rispetto a me. Questo probabilmente in gran parte è dovuta al fatto che è diversa da me come persona, ma credo che sia anche dovuta al fatto che ha vissuto in un'altra regione italiana.
Sono ancora molto all'inizio della vita in Svezia. Sono curiosa come si evolverà la situazione per quanto riguarda le amicizie... Per ora devo dire che ci tengo tantissimo a mantenere i rapporti con gli amici veri e con la famiglia che avevo lasciato a casa. E grazie a internet oggi questo è possibile anche nella quotidianità. Così non sento l'esigenza di nuove amicizie profonde. Se ne avrò qualcuna, bene, se no, va bene lo stesso. Ci sono tante persone care che non vedo l'ora di rivedere sia in Italia che in Ungheria.
E per stasera una canzone che ho scoperto non tanto tempo fa e che mi ha subito incantata: