Le prostitute sono esempi di castità rispetto ai giornalisti venduti
Creato il 29 aprile 2012 da Mnc
L’affezione al
concetto di democrazia, costantemente sbandierata dai “secessionisti
dell’Aventino”, costituisce al contempo la più plateale falsità ed il più
sonoro degli schiaffi alla intelligenza più mediocre, quando commisurata alle
azioni compiute dai medesimi .
Sebbene superfluo, rammento che il termine, utilizzato ancora nella nostra
lingua, deriva dal greco démos = popolo
e cràtos = potere, ovvero governo del popolo.Calza a pennello ciò che pronunciò nel
discorso di congedo dai colleghi alla vigilia del suo collocamento a riposo,
John Swinton, redattore-capo del “New York Times”,: “Che
follia fare un brindisi alla stampa indipendente! Ciascuno, qui presente questa
sera, sa che la stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so io: non
c’è nessuno fra voi che oserebbe pubblicare le sue vere opinioni, e, se lo
facesse, lo sapete in anticipo che non verrebbero mai stampate.La funzione di un giornalista è di distruggere la Verità, di mentire
radicalmente, di pervertire, di avvilire, di strisciare ai piedi di Mammona e
di vendersi egli stesso, di vendere il suo paese e la sua gente per il suo
stipendio.
Voi questo lo sapete e
io pure: che follia allora fare un brindisi alla stampa
indipendente!
Noi siamo gli utensili e i
vassalli di uomini ricchi che comandano dietro le quinte.Noi siamo i
loro burattini; essi tirano i loro fili e noi balliamo.
Il nostro tempo, i nostri
talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono di proprietà di questi
uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali”
Io aggiungo: “Costoro
non sono giornalisti, ma giornalai”.