Ci sono tanti modi per guardare alla Storia ed alle ricchezze di un Paese, perfino raccontare la biografia delle sue razze canine. Il mosaico Italia infatti, tra le sue tante preziose tessere, può vantare anche sedici splendide razze di cani. Forse non sono moltissime, ma per un piccolo territorio non sono poca cosa, soprattutto pensando che rappresentano così vari impieghi e la gran parte di esse può vantare vicende che raccontano millenni di cultura e costume di un intero Paese.
Così è, ad esempio, per il PICCOLO LEVRIERO ITALIANO.
Piccolo Levriero Italiano - Foto: Circolo del Piccolo Levriero Italiano
Piccolo Levriero Italiano - Foto: Circolo del Piccolo Levriero Italiano
E’ una razza antichissima, i primi resti si trovarono in una tomba egizia e, moltissimi reperti archeologici, provano che la sua origine fu proprio nel bacino del Mediterraneo. Ne abbiamo testimonianze in epoca greca e poi romana (bellissime statue sono conservate ai Musei Vaticani di Roma) poi, attraverso i tempi, presso gli Etruschi.
Pisanello- Visione di Sant'Eustachio
Se ne trovano descrizioni in bellissime scene di caccia nelle corti feudali, ma il suo periodo di maggior splendore fu il Rinascimento.Ma quando si parla di Piccoli Levrieri Italiani, si deve assolutamente lasciare un posto speciale nella memoria per Federico il Grande di Prussia. Li amò tanto e così profondamente da chiedere di essere seppellito vicino alle loro piccole tombe. Ciò naturalmente non fu permesso, ma quello di Sans Souci resta nella Storia come il più famoso cimitero monumentale per cani mai costruito.
Giotto- Gioacchino tra i pastori
Giovanni Battista Tiepolo - Il banchetto di Cleopatra
Paolo Uccello- Caccia notturna
Attraverso i secoli il Piccolo Levriero Italiano è stato dipinto da moltissimi artisti, non potendo menzionarli tutti si ricorderà solo Giotto, Paolo Uccello o Tiepolo.
Benvenuto Cellini - Levriero- Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Ne ha lasciata una celebre statuina Benvenuto Cellini, lo ha cantato nei suoi versi Lamartine ed il grande Flaubert ha voluto che fosse una levrettina di nome Djali la compagna della sua indimenticabile Madame Bovary.
Averlo a fianco dà in qualche modo la sensazione di stare seduti su un trono. Al centro della Storia.
Nota al post: Come sempre, ho cercato di citare le fonti da cui attingo le immagini, collegandole ai rispettivi siti con link. Se del tutto involontariamente avessi infranto dei diritti, prego i proprietari di darmene comunicazione così che possa provvedere a sostituire le foto. Se invece volete mandarmene altre da inserire nei post, sarò felicissima di aggiungerle.(LdL)info@L'Italiano da Lontano
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