di Simone Provenzano
Le regole nelle relazioni umane.
Non sto parlando solo di relazioni sentimentali. Sto parlando di relazione in senso più ampio. Ogni volta che c’è un interazione tra due o più esseri umani, ogni volta che viene compiuto, volontariamente o meno, un atto comunicativo, c’è relazione.
Dando fede alla famosa massima di Watlawick, che enunciava l’impossibilità a non comunicare, potremmo parafrasarla dicendo che è impossibile non entrare in relazione.
Ma cosa è che fa prendere una piega piuttosto che un’altra alle nostre relazioni? Chi definisce le regole? E come?
Oramai è un bel po’ di tempo che studio l’essere umano e non finirò mai di stupirmi dalla sua capacità di creare “involontariamente” il proprio mondo con mezzi (il più delle volte) di cui non è consapevole di possedere.
Questo è uno di quei casi.
All’interno di una qualsiasi relazione, come ad esempio quella con il vostro ragazzo o la vostra ragazza, le regole e la regolabilità emergono in modo del tutto spontaneo. Non è necessario che pensiamo alla loro necessità, né che ci impegniamo nel definirle. Arrivano. Un po’ alla volta, una regola ne richiama un’altra con una circolarità che si autoalimenta.
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Ma il fatto che questo sporco lavoro di fornire regole venga fatto involontariamente o senza che noi ce ne accorgiamo non significa che non ne siamo responsabili.
È ciò che siamo, il nostro modo di essere e di approcciare il mondo, che imbattendosi in quello della persona che abbiamo di fronte fa emergere le regole di una relazione.
Qualcuno potrebbe pensare ad una scappatoia semplicistica pensando di stare più attento a come impostare le relazioni, prestando maggiore attenzione alle regole implicite che vogliamo trasmettere alla controparte. Poveri stolti! Non sapete cosa state facendo. Non è una cosa che è possibile controllare coscientemente! Si perde solo tempo e si finisce per risultare artificiosi e falsi agli occhi degli altri.
Allora allontaniamoci dalla scorciatoia, che in ogni caso ci non ci conduceva alla meta, e ributtiamoci sulla strada maestra, che è più lunga ma che ci può dare notevoli soddisfazioni.
Si tratta, come al solito, di impegnarsi nel migliorare se stessi. In questo caso di non dare per scontato di essere depositari della realtà ultima e divina aprendosi agli universi delle persone che incontriamo e di maturare una sufficiente dose di autostima che permetta di non essere distrutti dal primo coglione che incrociamo in questo viaggio. Detta così è semplice. È ovvio che tra dire e fare c’è di mezzo il proverbiale ammasso di acqua salata. Ma dovremmo pur iniziare la navigazione prima o poi?
Tenete presente un altro piccolo fattore da non sottovalutare: abbiamo detto che ogni dinamica relazionale produce autonomamente un sistema di regole e un modo di definirle implicito all’interno della relazione. Non abbiamo detto che queste regole e questo modo di definirle modificano la relazione stessa e coloro che ne fanno parte. Insomma, queste dannate regole ci modificano, il che le rende particolarmente importanti!
Ed arriviamo alle brutte notizie. Per quanti di voi hanno relazioni, di qualsiasi tipo, di lunga data, è bene che sappiate che, a partire dalla prima volta che vi siete incontrati, all’instaurarsi di ogni nuova regola si restringono e si riducono le possibili ”mosse” dei partecipanti alla relazione. È un po’ come dire che in una relazione ogni interazione vien definita in modo sempre più rigido e più particolareggiato con lo scorrere del tempo.
Facciamo un esempiuccio banaluccio. Immaginatevi di stare con il vostro ragazzo o ragazza da una decina di anni e immaginatevi di essere stati cosi innamorati o cosi masochisti da portargli ogni mattina la colazione a letto. Cosa succede quella mattina, dopo dieci anni, che non fate questa azione?
Eh già! Nascono piccoli guai e piccole e grandi incomprensioni.
Ma non tutto è perduto. Viene in soccorso delle relazioni di lunga data il gesto di rottura ed il paradosso. Alcune volte per rimettere a posto una casa è necessario demolirla. In alcuni casi per ridefinire nuove regole che assecondino ciò che siamo diventati è necessario prendersi un po’ di scossoni, ne vale la pena. Ricordatevi che modificando queste regole modificherete anche voi stessi. Senza contare che dall’altra parte non avete un nemico, ma qualcuno (si spera) che vi vuole bene.
E di solito le relazioni lunghe sono quelle che coinvolgono i sentimenti. Magari una bella relazione d’amore. E per citare un vecchio e caro maestro, Abraham Maslow nel suo “Motivazione e personalità”:
Una sana relazione amorosa è il modo più efficace di superare l’abisso che divide gli esseri umani.
Sottolineerei l’aggettivo sana. Sana può voler dire che ogni tanto le regole si possono ridiscutere.
Non diamo per scontato ciò che non lo è.
Altrimenti ci perdiamo il più.
Il bello.
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