Sono usciti i dati Eurostat [ link]. La zona euro è in recessione, ed è peggiore del previsto (-0,6% nel 2012). L'austerità non funziona, ed è recessiva. Accidenti, chi l'avrebbe mai detto!
Scherzi a parte, lasciamo stare il diffuso ottimismo di poche settimane fa. La crisi non è finita, in realtà ci siamo in mezzo. A mio parere, le cose andranno peggio prima di migliorare (se andranno meglio).
E' inoltre interessante che la strategia tedesca della crescita basata sulle esportazioni stia perdendo colpi. Il quarto trimestre del 2012 è andato piuttosto male (peggio che in Francia, ad esempio), e questo è dovuto ai minori investimenti da un lato e ad una più debole dinamica del commercio dall'altro (le esportazioni sono diminuite più delle importazioni). Ecco un estratto del comunicato stampa di oggi dell'ufficio statistico tedesco, Destatis:
"Nel confronto dei dati trimestre su trimestre (corretti per i prezzi, le variazioni stagionali e di calendario), i segnali relativi al territorio nazionale sono risultati piuttosto contrastanti stando a calcoli provvisori: la spesa per i consumi finali delle famiglie e delle amministrazioni pubbliche è cresciuta leggermente. Al contrario, gli investimenti fissi lordi nel settore delle costruzioni sono diminuiti leggermente e la formazione del capitale fisso lordo in macchinari e attrezzature è scesa notevolmente rispetto al terzo trimestre del 2012. Il calo del prodotto interno lordo alla fine del 2012 è principalmente dovuto alla relativa debolezza del commercio estero tedesco: nell'ultimo trimestre del 2012, le esportazioni di beni sono scese molto più delle importazioni di merci."
La Germania si rifiuta ostinatamente di compensare l'austerità nella periferia europea attraverso stimoli interni. Questo rende l'aggiustamento per tali paesi più doloroso, e ha un impatto sulle aspettative a livello nazionale. È per questo che gli investimenti sono diminuiti in modo significativo. La mia opinione è che, se la Germania fosse stata solo moderatamente più espansiva al suo interno, le aspettative non sarebbero state depresse (anche se leggermente in aumento, nel mese di gennaio l 'indice IFO di fiducia delle imprese tedesche ristagna a circa 104 al momento, dopo aver avuto un sobbalzo a 115,40 nel mese di febbraio del 2011). E cifre relative agli investimenti sarebbero sostanzialmente migliori.
Oggi abbiamo così appreso che l'austerità riduce effettivamente la crescita, e che essa si riflette in altri paesi. Due sorprese in un giorno. Ci sarà bisogno di uno sforzo sovrumano per dimenticare tutto questo prima di domani!
(*) Senior economist OFCE, Parigi - fsaraceno.wordpress.com