Dosi per 6 persone
Pappardelle all'uovo 400 gr., fagioli con l'occhio 500 gr., pancetta di maiale 200 gr., 2 spicchi d'aglio, 2 foglie di alloro, olio d'oliva, sale e pepe.
Lessa i fagioli adagio con l'alloro: sala pochissimo. Scolali e passane i quattro quinti, conservando l'acqua di cottura. Fai appassire adagio l'aglio in casseruola con la pancetta a dadini e 3 cucchiai d'olio, unisci il passato di fagioli e l'acqua di cottura sino alla consistenza desiderata, dosando sale e pepe. A cottura quasi ultimata, dopo una mezz'ora, unisci i fagioli lasciati interi e le pappardelle grossolanamente strappate.
***
Le ricette di Caterina e lo Zodiaco di Nostradamus, 64 ricette elaborate da Emilio Marchitti.
Caterina de’ Medici, regina fiorentina di Francia, ammirò Michel de Notre-Dame, meglio noto come Nostradamus, e lo consultò più volte perché le rivelasse i misteriosi influssi degli astri sui destini umani. Lei colta, curiosa, espansiva, lui onnisciente, meditativo, indagatore: cosa si saranno detti nei loro incontri? Certo, avranno scrutato i segni del cielo, cercando nello Zodiaco le chiavi della felicità e della salute: ma è facile pensare che – fatti per capirsi – abbiano anche parlato d’altro. E se si fossero incontrati in cucina, discorrendo di cibi e ricette? Caterina, è noto, portò con sé a Parigi cibi e sapori della sua Toscana, ma soprattutto la raffinata convivialità delle feste rinascimentali. Nostradamus, autore di celebri profezie ma anche medico e speziale, sapeva cogliere il potere vivificante di frutti e fiori, di alimenti e preparazioni. È giusto perciò farne i numi tutelari di una cucina gustosa e sana, originale e affidabile al tempo stesso, in armonia con la natura, in cui il piacere si sposa al senso della misura, alla cura di sé, al rispetto per il benessere proprio e dei commensali, espressa in piatti tanto semplici a realizzarsi quanto eccellenti in tavola. Ricette che avrebbero potuto scrivere loro stessi a quattro mani, nei loro misteriosi colloqui, e che forse hanno dettato in sogno a Claudio Nobbio, il quale ce le propone in questo che non è solo un pratico ricettario, ma anche un fantastico romanzo che ha per protagoniste la Bellezza e la Saggezza.
Intervista a Claudio Nobbio, autore del libro "A tavola con la Regina", ed. Sarnus
(da InformaCoop, la trasmissione televisiva di Unicoop Firenze, 14-15 aprile 2012)
Che cosa lega i segni dello zodiaco alla buona tavola? Qual è l’influsso di stelle e pianeti sui nostri gusti in fatto di cibo? Forse il nesso c’è,
Nobbio, giornalista enogastronomico, ideatore con Federico Fazzuoli del programma Linea Verde, ma anche romanziere e grande viaggiatore, basa il suo libro su due importanti figure storiche: Caterina de’ Medici (1519-1589), regina fiorentina di Francia, amante della buona cucina e della convivialità, e Michel de Notre-Dame (1503-1566), meglio noto come Nostradamus, autore delle Profezie in cui avrebbe previsto i più importanti eventi storici.
La sovrana ammirava molto il grande veggente, ed è più che plausibile che i due si siano incontrati in Francia, per discorrere dei misteri del cielo, della ricerca della felicità e, perché no, di cibi e ricette.
Caterina, come è noto, portò con sé a Parigi i cibi e i sapori della sua Toscana, ma soprattutto la raffinata convivialità delle feste rinascimentali. Nostradamus, astrologo ma anche medico e speziale, sapeva cogliere il potere vivificante di frutti e fiori, di alimenti e preparazioni. È la fantasia di Nobbio, unita alla sua grande esperienza in fatto di cucina, a presentarci il risultato di questo connubio: una serie di ricette speciali, pensate per soddisfare il palato giovando alla salute, assecondando i benefici effetti dei principi naturali e, naturalmente, gli influssi delle stelle. Scopriamo così che i nati sotto il segno del Leone prediligono spesso la selvaggina, mentre i Gemelli sono più portati a mangiare frutta.
L’aglio è amato dall’Ariete, e lo era anche da Caterina, che aveva il segno nell’ascendente. Il suo amico profeta, invece, nato sotto il segno del Capricorno ed esperto conoscitore di erbe, doveva avere un debole per le minestre aromatiche.
Tra antipasti, zuppe, condimenti, arrosti e ‘piatti di mezzo’, ce n’è proprio per tutti i segni e... per tutti i gusti. E tra una delizia e l’altra non mancano le curiosità storiche, come illustrazioni d’epoca e cronache di banchetti rinascimentali.
Dosi per 6 persone
Pappardelle all'uovo 400 gr., fagioli con l'occhio 500 gr., pancetta di maiale 200 gr., 2 spicchi d'aglio, 2 foglie di alloro, olio d'oliva, sale e pepe.
Lessa i fagioli adagio con l'alloro: sala pochissimo. Scolali e passane i quattro quinti, conservando l'acqua di cottura. Fai appassire adagio l'aglio in casseruola con la pancetta a dadini e 3 cucchiai d'olio, unisci il passato di fagioli e l'acqua di cottura sino alla consistenza desiderata, dosando sale e pepe. A cottura quasi ultimata, dopo una mezz'ora, unisci i fagioli lasciati interi e le pappardelle grossolanamente strappate.
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Le ricette di Caterina e lo Zodiaco di Nostradamus, 64 ricette elaborate da Emilio Marchitti.
Caterina de’ Medici, regina fiorentina di Francia, ammirò Michel de Notre-Dame, meglio noto come Nostradamus, e lo consultò più volte perché le rivelasse i misteriosi influssi degli astri sui destini umani. Lei colta, curiosa, espansiva, lui onnisciente, meditativo, indagatore: cosa si saranno detti nei loro incontri? Certo, avranno scrutato i segni del cielo, cercando nello Zodiaco le chiavi della felicità e della salute: ma è facile pensare che – fatti per capirsi – abbiano anche parlato d’altro. E se si fossero incontrati in cucina, discorrendo di cibi e ricette? Caterina, è noto, portò con sé a Parigi cibi e sapori della sua Toscana, ma soprattutto la raffinata convivialità delle feste rinascimentali. Nostradamus, autore di celebri profezie ma anche medico e speziale, sapeva cogliere il potere vivificante di frutti e fiori, di alimenti e preparazioni. È giusto perciò farne i numi tutelari di una cucina gustosa e sana, originale e affidabile al tempo stesso, in armonia con la natura, in cui il piacere si sposa al senso della misura, alla cura di sé, al rispetto per il benessere proprio e dei commensali, espressa in piatti tanto semplici a realizzarsi quanto eccellenti in tavola. Ricette che avrebbero potuto scrivere loro stessi a quattro mani, nei loro misteriosi colloqui, e che forse hanno dettato in sogno a Claudio Nobbio, il quale ce le propone in questo che non è solo un pratico ricettario, ma anche un fantastico romanzo che ha per protagoniste la Bellezza e la Saggezza.
Intervista a Claudio Nobbio, autore del libro "A tavola con la Regina", ed. Sarnus
(da InformaCoop, la trasmissione televisiva di Unicoop Firenze, 14-15 aprile 2012)
Che cosa lega i segni dello zodiaco alla buona tavola? Qual è l’influsso di stelle e pianeti sui nostri gusti in fatto di cibo? Forse il nesso c’è,
Nobbio, giornalista enogastronomico, ideatore con Federico Fazzuoli del programma Linea Verde, ma anche romanziere e grande viaggiatore, basa il suo libro su due importanti figure storiche: Caterina de’ Medici (1519-1589), regina fiorentina di Francia, amante della buona cucina e della convivialità, e Michel de Notre-Dame (1503-1566), meglio noto come Nostradamus, autore delle Profezie in cui avrebbe previsto i più importanti eventi storici.
La sovrana ammirava molto il grande veggente, ed è più che plausibile che i due si siano incontrati in Francia, per discorrere dei misteri del cielo, della ricerca della felicità e, perché no, di cibi e ricette.
Caterina, come è noto, portò con sé a Parigi i cibi e i sapori della sua Toscana, ma soprattutto la raffinata convivialità delle feste rinascimentali. Nostradamus, astrologo ma anche medico e speziale, sapeva cogliere il potere vivificante di frutti e fiori, di alimenti e preparazioni. È la fantasia di Nobbio, unita alla sua grande esperienza in fatto di cucina, a presentarci il risultato di questo connubio: una serie di ricette speciali, pensate per soddisfare il palato giovando alla salute, assecondando i benefici effetti dei principi naturali e, naturalmente, gli influssi delle stelle. Scopriamo così che i nati sotto il segno del Leone prediligono spesso la selvaggina, mentre i Gemelli sono più portati a mangiare frutta.
L’aglio è amato dall’Ariete, e lo era anche da Caterina, che aveva il segno nell’ascendente. Il suo amico profeta, invece, nato sotto il segno del Capricorno ed esperto conoscitore di erbe, doveva avere un debole per le minestre aromatiche.
Tra antipasti, zuppe, condimenti, arrosti e ‘piatti di mezzo’, ce n’è proprio per tutti i segni e... per tutti i gusti. E tra una delizia e l’altra non mancano le curiosità storiche, come illustrazioni d’epoca e cronache di banchetti rinascimentali.