Le riflessioni del presidente Urso, Federazione Italiana Pesi, sui successi ottenuti dall’Italia agli Europei di Cipro

Creato il 01 dicembre 2010 da Sport24h

1 dicembre 2010 di sport24h

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L’Italia dei Pesi è tornata da Cipro con un bottino invidiabile: sette medaglie, 3 ori e 4 bronzi, 3 Record Europei Under 23 e 1 Record Italiano Juniores migliorato. Ottimi i piazzamenti di squadra sia nei Campionati Europei Juniores che in quelli Under 23, a testimonianza della competitività generale dei nostri giovani, avvalorata dalle imprese delle Atlete medagliate, Genny Pagliaro, Giorgia Bordignon e Carlotta Brunelli.
Menzione particolare anche per l’Ufficiale di Gara Giovanni Piro che, nell’occasione, ha sostenuto e superato l’esame per l’acquisizione della qualifica di Arbitro Internazionale.
Il Presidente Federale, Antonio Urso, analizza la trasferta cipriota; dopo aver ringraziato tutto lo staff Azzurro presente a Cipro ( dal Capo Delegazione, il Consigliere Federale Piero Valle, all’equipe medica composta da Carmelo Ciotta, Enrico Voglino e Alessandro Lastoria, passando per il Direttore Tecnico Nazionale Aldo Radicello e i Tecnici degli Atleti impegnati in gara) si sofferma sulle prospettive del movimento della Pesistica.
- Presidente, una considerazione sui Campionati Europei Junior e Under 23 di Cipro.
E’ stata un’ esperienza certamente positiva, sotto ogni punto di vista. In particolar modo ci tengo a sottolineare che sette medaglie (3 ori e 4 bronzi) e 3 Record Europei Under 23 non sono facili da ottenere, specialmente contro nazioni blasonatissime come Turchia, Russia, Ukraina e tante altre.
Inoltre i risultati di Cipro, specialmente quelli di squadra, confermano ancora una volta che l’Italia si è attestata ormai da tempo all’interno della top-ten europea: risultato di assoluto prestigio, considerato che nel nostro sport oltre 40 nazioni calpestano la pedana nel corso dei Campionati Europei”.
- Cosa ci si può aspettare dal dopo Cipro?
Credo forse sia ragionevole prima sottolineare cosa è stato fatto fino a Cipro. Partendo dal 2006, l’anno della mia elezione, arrivando fino ad oggi, abbiamo conquistato oltre 100 medaglie in campo internazionale inclusi Campionati Mondiali Juniores. Per questo strabiliante risultato lasciatemi ringraziare tutti i protagonisti che ci hanno dato l’opportunità di gioire. Quando si parla di medaglie, in genere, l’associazione più semplice è quella degli Atleti; questi ultimi, infatti, sono più facilmente individuabili, ma non bisogna dimenticare che i loro risultati sono comunque il frutto di una organizzazione più ampia e complessa. Voglio sentitamente ringraziare tutte le Società, i loro Tecnici, le Organizzazioni Territoriali, la Segreteria e tutto il Consiglio Federale per avere recepito questa linea politica e in particolar modo averla tradotta in pratica.
Cipro ha confermato che la scelta della Federazione di istituire il College di pesistica è stata un’idea vincente. Questo progetto ci permette di trasformare lo straordinario lavoro di reclutamento fatto dalle Società. Il progetto College è stato, e sono certo sarà ancora per molto tempo, la struttura dove sono maturate oltre il 95% delle medaglie sopra citate. Pertanto in futuro non possiamo che intensificare l’attività di reclutamento delle Società e continuare a trovare sempre migliori soluzioni al progetto College”.
- I futuri risultati italiani vedranno le giovani e i giovani pesisti ancora protagonisti?
“Lo saranno certamente, voglio far notare come questi siano già una realtà importante. Appena lo scorso agosto abbiamo partecipato con il massimo numero di Atleti possibili (2) alla prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili di Singapore ottenendo un brillante sesto posto con Luca Parla. La qualificazione fatta in maggio a Valencia ha messo ancora una volta in evidenza come il nostro settore giovanile, sia maschile che femminile, sia assolutamente competitivo. Ricordo le medaglie conquistate da Carlotta Brunelli, ma in particolare il contributo di entrambi i team, fondamentale per la conquista della qualificazione olimpica”.
- Per quanto riguarda i Senior le possibilità sono le stesse del settore giovanile?
In questo momento ci troviamo di fronte ad un cambio generazionale assolutamente fisiologico per cui, in alcune categorie, bisogna miscelare esperienza dei più grandi con la grande voglia di mettersi in mostra dei giovani. Questo straordinario lavoro di incastri è magistralmente architettato dal Direttore Tecnico Nazionale Aldo Radicello che già da tempo sta lavorando sulla prossima qualificazione olimpica di Londra 2012 senza, nel contempo, tralasciare le altre competizioni. La nostra qualificazione si concluderà comunque nel 2012 ad Antalya in occasione dei Campionati Europei di qualificazione: grazie al nuovo sistema di qualificazione che ho presentato alla Federazione Internazionale, ora, le possibilità di qualificazione per le nostre squadre sono decisamente aumentate”.
- Una sua istantanea sul problema doping.
Il doping è un fenomeno ancora vivo e vegeto e forse più presente che in passato, questo perché è purtroppo supportato da una “non cultura” dello sport. In particolare mi riferisco a tutti coloro i quali si improvvisano tecnici o dirigenti: per chi non ha chiari i propri obiettivi e soprattutto il modo di come raggiungerli diviene inevitabile il ricorso a scorciatoie illegali. Dal 2005, in Italia, nel mondo della pesistica non abbiamo più avuto nessun caso di positività; questo ci rende particolarmente felici ma non può e non deve farci abbassare la guardia, anzi, è mia intenzione proporre quanto prima al Consiglio Federale ulteriori nuove strategie per combattere la piaga del doping, che non siano esclusivamente di ordine repressivo. L’investimento più importante in questo ambito rimane sempre la cultura. Ribadisco, il doping è la scorciatoia degli ignoranti”. (com stampa)


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