Le riflessioni di Valerio e... Rock Island

Creato il 13 ottobre 2012 da Athos Enrile @AthosEnrile1

Il mio amico Valerio mi scrive raramente, ma le sue riflessioni offrono sempre interessanti spunti di discussione…
Mettendo a posto uncassetto di casa, mi è saltato fuori il librettone della tournèe di Rock Island, del 1989, dei Jethro Tull . Al suo interno ho scoperto d'aver conservato il ritaglio diun articolo di Repubblica, recensione del concerto al Palatrussardi e dellavita dei JT in genere.Ricordo che allora archiviai la faccendacon un… "questo qui non capisce un cacchio", e non ci pensai più. Chissà poiperché ritagliai l'articolo e lo conservai. Forse perché dei JT non parlava mainessuno, e il fatto che ne scrivesse un quotidiano nazionale, bene o male chefosse, era meglio che niente.Oggi ho riletto questo capolavoro di critica musicale. 
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Non voglio parlare dafan JT, anzi mettiamola così: facciamo che io non sappia chi siano i JT.Leggendo le righe del pezzo si direbbe che il 43enne (allora) flautista sia unvecchio decrepito che fa pena a se stesso. Oggi li ho io 43 anni e francamentenon mi sento affatto vecchio e comunque non sono per nulla decrepito, e setanto mi dà tanto (e il mio ricordo lo conferma) credo che non lo fosse nemmenoil I.A. d'allora. Ma andiamo oltre. La penna del giornalista si sofferma sostanzialmente sul fatto che queste "vecchie" band stavano cercando di tornarealla ribalta, cavalcando l'onda del revival del '68, che quello che avevano dadire ormai lo avevano detto e adesso era tempo di andare oltre... Oltre a che... oltre a che cosa.Eravamo nell'ottantanove. Eravamo al termine del decennio del techno pop. Oggi(su sky canale 713 video capital: solo classici) a rivedere i video dellemirabolanti band di quegli anni c'è di che vergognarsi, ma non per i vestitifru fru (ma va là) ma per la pochezza dell'idea musicale. Gli urletti del tantovenerato e osannato (un genio nell'89) Prince oggi sono veramente imbarazzanti,al cantante dei Fine Young Cannibals mancava EVIDENTEMENTE un pezzo di palatomolle, Brian Ferry (che comunque ha la mia stima) sveniva alla fine di ognistrofa! Si poteva giusto rincoglionire il gusto di un ragazzetto di 16 anni concerte affermazioni spigliate.Supper is readyI've seen good peopleA great gig in the sky, Child in time,Sweet Judy's blu eyes, Immigrant song sono invecchiate? Mi sembra proprio di noe poco centra il gusto musicale. E' musica intelligente, complessa genuina,splendida! ( e va che non dico nulla dei JT... che ci sarebbe da fare una  bella lista).Ma torno al tema. Cosa avrei dovuto ascoltare nell'89 di tanto illuminantesecondo questo prono giornalista (prono ai discografici già allora alla vigiliadella CRISI)? Che cosa? Susan Vega o le "pistole e rose", no forse Jovanotticon "sei come la mia moto"? Il Grunge era di lì a venire, ma era un fenomeno dimargine e quando esplose, esplose anche la testa di Cobain. Quello era un belfenomeno (sia il Grunge che Cobain) durato troppo poco, e mai di main stream. Epoi cavolo quei ragazzi grunge altro non fecero che mettersi a suonare gli  stessi strumenti di quegli altri ragazzi di 20 anni prima: basso - batteria -chitarra - tastiera e voce, senza batteria elettronica e voci affettate, senzaparrucconi e finte borchie su altrettanto finta pelle nera.
Quindi che diavolo di musica celestiale avrebbe dovuto ascoltare un ragazzo diallora, tanto magnifica, si intende, da oscurare e rendere ridicolo il  precedente decennio prog? Oggi sono ancora qui a chiedermelo.
Ma la vera domanda che mi sono posto (che è poi la sostanziale ragione di  questo sproloquio) è la seguente… alla luce dei venti e oltre anni trascorsi da quel concerto,quel giornalista avrebbe veramente lo stimolo a riscrivere una critica così  liquidatoria? Per quel che conosco dei giornalisti, è inutile chiederlo. Se l'elemento èancora al mondo, e me lo auguro, come tutti i giornalisti non ritratta un belnulla. E' più facile fare ammettere un errore ad un politico piuttosto chevedere un giornalista rimangiarsi un pezzo. Comunque avrebbe un bel da fare agiustificarsi dato l'attuale desolante panorama musicale fatto di nenie di 3accordi (se non 2 note) ossessivamente ripetute (Lifegate ammazza +automobilisti che la tangenziale di Milano).

Valerio Brustiahttp://fotobestiali.blogspot.com/


Pubblicato da Athos 21:24 


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