Le rimesse degli immigrati nordafricani

Creato il 27 novembre 2013 da Cafeafrica @cafeafrica_blog

Il terzo Rapporto su “Le relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”, realizzato dall’SRM – Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno – ha dedicato un capitolo al fenomeno delle rimesse (il denaro inviato a casa dagli immigrati) e i suoi risvolti in termini di impatto sullo sviluppo dei Paesi d’origine degli immigrati.
Secondo le ultime stime della World Bank, nel 2012 le rimesse complessive dei migranti sono state pari a 529 miliardi di dollari. Cifre destinate a crescere sempre più e che fanno riflettere, soprattutto se rapportate alle politiche di sviluppo condotte dai paesi più ricchi nei confronti dei Paesi in via di sviluppo – Pvs -. Il valore delle rimesse verso i Pvs supera da tempo e di parecchio l’ammontare degli aiuti allo sviluppo, trasformandosi sempre più in un flusso finanziario fondamentale per le economie dei paesi a basso reddito, di cui spesso costituisce una voce consistente del Pil.
Un flusso, pertanto, che, se opportunamente canalizzato, potrebbe rappresentare un pilastro per lo sviluppo di alcuni paesi, attraverso l’incremento di sistemi atti a moltiplicare l’impatto positivo sul territorio di destinazione del denaro. Per ottenere questo risultato, tuttavia, è necessario l’impegno per abbattere i costi di trasferimento del denaro, tuttora ancora elevati, e sviluppare forme di incentivazione alla emersione di tali somme dalla nebulosa dell’informalità.
In questo quadro, emerge la grande potenzialità dell’uso delle nuove tecnologie, che stanno diffondendosi con rapidità in tutto il mondo, anche nel Nord Africa. L’uso di cellulari, tablet, internet, facilitando le operazioni e aumentandone la rapidità, potrà
contribuire sempre più alla immissione delle rimesse nei canali formali, alla diffusione dei trasferimenti, con conseguente incremento del valore totale delle rimesse, e allo sviluppo e all’accesso ai servizi finanziari costruiti per le esigenze di risparmio e investimento della popolazione migrante.
Il pieno sviluppo dei sistemi proposti dalle nuove tecnologie è tuttavia sottoposto alla necessità di una sempre più evoluta normativa in materia, sia in Italia che nei paesi beneficiari, e ad un crescente grado di penetrazione e semplificazione della tecnologia.
Inoltre, per l’Africa in generale, i recentiche si movimentano attraverso i corridoi internazionali, al fine di poter assicurare un miglior monitoraggio per la sicurezza internazionale.
Infine, con la crisi economica tuttora incombente che, da un lato riduce l’ammontare degli aiuti finanziari diretti ai Pvs e dall’altro induce sempre più persone ad abbandonare tragicamente il proprio paese d’origine – si pensi all’elevato numero di sbarchi clandestini registrati di recente -, il flusso delle rimesse appare come un ultimo baluardo di speranza e difesa per le famiglie dei migranti. Nonostante le ristrettezze imposte dalla scarsità di offerta di lavoro e dall’alto costo della vita, gli immigrati nordafricani in Italia non smettono di inviare questa fondamentale risorsa ai propri cari. La valorizzazione di questi flussi di denaro diventa, pertanto, un argomento di fondamentale importanza per il presente del migrante, ma anche per tutto il futuro dell’Italia e dell’Europa.

Per scaricare la ricerca: srm-med.com/annual-report-2013/


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